Categoria: Primo Piano

  • Festival Relazioni Inseparabili 1, 2, 3 dicembre

    Festival Relazioni Inseparabili 1, 2, 3 dicembre

    Dall’1 al 3 dicembre a Bologna si terrà il Festival dell’ecologia integrale: un tre giornate di incontri formativi e di dibattito, per promuovere e diffondere punti di vista, culture, proposte e pratiche legate alla Giustizia Ecologica, Ambientale e Sociale.

    Il festival è organizzato dalla Scuola Gea e dall’Associazione Campi Aperti, in collaborazione con La Frangia e la Rete dei Numeri Pari, e con il contributo di Youz Officina; hanno sentito l’urgenza e la necessità di slviluppare nella società:

    • una formazione di alto livello sull’Ecologia Interale – approccio che affronta la crisi ambientale legata alla dimensione sociale ed economica;
    • uno spazio di educazione non formale dedicato alle nuove generazioni;
    • l’interesse a conoscere l’ecosistema montano e condividere i principi, le pratiche, le riflessioni e le proposte della Giustizia Ecologica con un pubblico più ampio possibile.

    Nel corso dei tre giorni di lavoro, organizzati dalla scuola Gea, le lezioni partiranno dalla considerazione secondo cui la crisi planetaria che stiamo vivendo richiede un approccio interdisciplinare. I relatori e le relatrici coinvolti sono stati scelti tra i principali intellettuali, attivisti e attiviste a lvello internazionale e impegnati da anni. Si alterneranno Rocío Silva Santisteban ManriqueJavier Jahncke, Don Matteo ZuppiGiuseppe De MarzoNicoletta DenticoGianluca FelicettiPierpaolo Lanzarini, Tomaso MontanariElena MazzoniGiuditta Pellegrini ed Elisa Sermarini. Tenderanno a presentare un’analisi circolare dei temi di attualità, in modo da offrire una panoramica completa sull’attuale stato di salute del pianeta, tenendo sempre presenti i punti di vista ambientale, economico e sociopolitico.

    Il programma previsto

    La manifestazione si dispiegherà in tutto l’arco delle delle tre giornate con formazioni e lezioni dedicate ai partecipanti iscritti di mattina e di pomeriggio, e con incontri pubblici di riflessione e dibattito di sera. In mezzo alla giornata, durante la pausa tra una lezione e un’altra, verà offerto il pranzo pausa da parte di un laboratorio di gastronomia vegetale La zappa e il mestolo; con questo si vuole dimostrare la volontà di valorizzare l’interesse e la passione, piuttosto che il profitto di questo progetto ambientale.

    Il primo giorno, in mattinata – al Circolo Il Casalone/RitmoLento in via S. Donato 149, dalle 9:30 alle 12:30 – si terrà una lezione sull’evoluzione del pensiero ecologico, seguita una pausa con pranzo offerto da , per poi passare ad una seconda lezione pomeridiana – dalle 14 alle 17 – sull’ecofemminismo. In serata dalle 18:30 alle 19:45 si terrà un incontro pubblico basato sul tema dell’Ecologia Integrale, l’unica via per la pace e la democrazia.

    Il secondo giorno – al Circolo Il Casalone/RitmoLento – consisterà: di mattina – dalle 9:30 alle 13:30 – in un percorso formativo volto al superamento dell’atropocentrismo a favore della crisi materiale e civile; di pomeriggio sarà caratterizzato – dalle 15 alle 18 – da una lezione sull’estrattivismo: una pratica umana dannosa per l’ambiente. La sera – dalle 19:30 alle 21, al Cinema Nosadella in via Lodovico Berti 2/7 – si terrà un’incontro aperto al pubblico sulle proposte dei movimenti popolari della Terra per la salute del pianeta e dei suoi abitanti.

    Il terzo e ultimo giorno – sempre al Circolo Il Casalone/RitmoLento – si svolgerà prima – dalle 9:30 alle 13:30 – un laboratorio di facilitazione e creazione artistica; e dopo – dalle 15 alle 16 – sarà presentato uno spettacolo teatrale chiamato Siamo moltitudini. Batteri, simbiosi e la vita che non vediamo, con cui si chiuderà il Festival.

     

    FONTE: https://www.radiocittafujiko.it/relazioni-inseparabili-il-festival-dellecologia-integrale/?fbclid=IwAR3sxGShoMsXQFyVDFCw7QYktqcETgt4sxx3Na8Grhrnnx3ZJO1Z2YgSEwk

  • Giornata contro la violenza sulle donne – 25NOV

    Giornata contro la violenza sulle donne – 25NOV

    Ogni anno in Italia più di 100 donne vengono uccise da qualcuno con cui avevano una relazione di fiducia. Nella maggioranza dei casi dal loro partner.

    Anche quest’anno è successo. Una ogni 3 giorni.

    Questi sono i dati aggiornati di due differenti osservatori sui femminicidi in Italia.

    https://festivallaviolenzaillustrata.it/femicidi/

    Homepage

    Anche quest’anno il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per cambiare bisogna parlarne.

    Ti aspettiamo al mercato del Pratello, questo sabato dalle 9:30.

    Alle ore 12:00 Accoglieremo la biciclettata di sensibilizzazione organizzata da Sasso Marconi dalla rete femminista appenninica RAFFA.

    In contemporanea seguiremo la preparazione del corteo che avverrà nello stesso giorno a Roma e Messina.

    Ne parliamo perchè deve venire l’ora di cambiare. Perchè non ci sono lotte ecologiche senza una giustizia sociale.

    Perchè la violenza sulle donne è diffusa e si nasconde nelle nostre abitudini finchè non se ne parla e si reagisce. E’ una violenza sistemica e naturalizzata, come scordarsi il nome.. della sorella di qualcuno, della madre di qualcuno, della compagna di qualcuno.

    ed è ora che le donne contino da vive.

    non sai dove iniziare? ci sono tanti testi che illustrano micro machismi quotidiani, cercali in rete.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_le_donne

    https://it.wikipedia.org/wiki/Machismo

  • Bologna 28e29 ottobre – Le nostre vite valgono Unitə contro la violenza di Stato

    Bologna 28e29 ottobre – Le nostre vite valgono Unitə contro la violenza di Stato

    Inoltriamo l’iniziativa degli Stati Genderali di questo Sabato e Domenica a Bologna

    28 ottobre Manifestazione e 29 ottobre assemblea nazionale

    fonte:
    https://statigenderali.com/2023/10/13/manifestazione-e-assemblea-nazionale-le-nostre-vite-valgono-unit%c9%99-contro-la-violenza-di-stato-bologna-28-29-ottobre/

    Manifestazione e assemblea nazionale: Le nostre vite valgono Unitə contro la violenza di Stato – Bologna 28-29 ottobre (lista adesioni in aggiornamento)

    A Bologna mobilitazione nazionale con corteo il 28 ottobre ed assemblea nazionale il 29 ottobre. Per info e adesioni scrivere a lenostrevitevalgono.sg@gmail.com – in fondo la lista delle adesioni in aggiornamento – sui social di Stati Genderali, le info aggiornate sul corteo e l’assemblea.

    Al grido “Le nostre vite valgono. Unitə contro la violenza di Stato”, le realtà e le persone lgbtqiapk+ e disabili riunite negli Stati Genderali, invitano tuttə a scendere in piazza il 28 ottobre a Bologna in una mobilitazione nazionale contro gli attacchi di questo governo a tutte le persone che non rientrano nella loro idea di famiglia mamma-papà-bambino e di sessualità etero, monogama e morigerata. Dagli attacchi alle famiglie con due madri o due padri, alla propaganda “anti-gender”, questa violenza istituzionale legittima e fomenta le oppressioni che già subiamo nella vita di tutti i giorni, e si traduce sempre più spesso in violenza verbale e fisica.
    Siamo persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e non binarie, queer, intersex, asessuali e aromantiche, pansessuali, poliamorose, kinky. La nostra piazza orgogliosa e resistente sarà l’occasione per far sentire forte la nostra voce, per denunciare le oppressioni quotidiane che viviamo, ma anche per rivendicare la nostra capacità di immaginare e progettare una società più giusta per tuttə.
    Saremo in piazza anche per chiedere un immediato cessate il fuoco in Palestina. Condanniamo fermamente gli attacchi terroristici di Hamas che colpiscono la popolazione civile israeliana, e chiediamo la fine immediata dei bombardamenti e della politica di aggressione e occupazione di Israele nella Striscia di Gaza, che va avanti da decenni e che in questi giorni si sta configurando come un vero e proprio genocidio nei confronti delle popolazione palestinese. È necessaria l’apertura di corridoi umanitari per permettere il flusso di persone e di beni di prima necessità. È necessario riconoscere lo Stato di Palestina. È necessario che Israele si ritiri immediatamente dai territori occupati come disposto da numerose risoluzioni Onu.
    Abbiamo scritto, partendo da noi, dal basso, la legge che vogliamo sull’autodeterminazione di genere:  l’uguaglianza reale ed effettiva delle persone trans e non binarie, intersex,  per la depsichiatrizzazione e depatologizzazione del percorso di autodeterminazione di genere, per l’accessibilità di questo percorso a tutte le persone con o senza cittadinanza italiana  che vivono nel nostro territorio.  Perché non siamo  e non abbiamo bisogno di psicologi o di tribunali che decidano chi siamo. Pretendiamo questa legge non come una gentile concessione ma come  un atto di riparazione per le  violenze che le persone trans da decenni e secoli hanno vissuto sulla propria pelle, e per  quelle che continuano a vivere.
    Stiamo lavorando a una riforma dal basso del diritto di famiglia, che include il matrimonio egualitario, il riconoscimento di forme di affettività e relazione altre rispetto alla coppia, il riconoscimento alla nascita dei figli di tuttə, la possibilità per tuttə di adottare e di accedere alla riproduzione assistita, e sostegni veri al lavoro di cura svolto nelle relazioni affettive di qualunque tipo. Vogliamo diritti sul lavoro, servizi pubblici, congedo di paternità obbligatorio, e strumenti giuridici nuovi per condividere in modo più allargato il lavoro di cura di cui chi più, chi meno, tuttə abbiamo bisogno (anziani, bambini, persone con disabilità, ma anche ognuno di noi).
    Le nostre istanze riguardano anche l’abitare, ormai diventato un lusso in moltissime città italiane e ancor di più per le persone discriminate per genere, per il colore della pelle, per la loro vita sessuale e sentimentale.
    Riguardano la scuola e l’università, il diritto a ricevere fin dai primi anni un’educazione libera da stereotipi di genere e macismo,  a ricevere  informazioni adeguate sull’affettività, sulla sessualità, sull’identità di genere e sul consenso, ad avere accesso ai saperi critici nati nelle comunità oppresse.
    Riguardano i diritti sul lavoro connessi alle nostre situazioni affettive, alla nostra condizione di discriminazione, ma anche alla nostra condizione di persone sfruttate che pretendono migliori condizioni contrattuali e salariali.
    Le nostre rivendicazioni sono la risposta più efficace alla violenza di Stato che subiamo da questo governo fascista che nei nostri confronti ha una vera ossessione e che contro di noi agisce una autentica persecuzione.
    Noi non vogliamo essere l’arma di distrazione di massa di questo governo, non vogliamo essere l’argomento utilizzato per nascondere l’evidente inadeguatezza di chi è alla guida del Paese. Le nostre comunità non stanno inseguendo l’agenda politica del governo: è l’agenda politica del governo che sta inseguendo noi, e non per caso. Da anni la nostra visibilità, i nostri diritti sono sotto attacco.
    Un attacco che non riguarda solo noi persone LGBTQIAPK+.
    Con lo spauracchio dell’inesistente ”ideologia gender” già da anni vengono cancellati, silenziati e stravolti progetti nelle scuole e nelle università. Da anni.non si garantisce l’accesso all’aborto e alla contraccezione né alle donne né agli uomini trans e non binary consentendo a medici obiettori di lavorare nei reparti di ginecologia, e permettono alle associazioni pro-life di entrare negli ospedali.
    I genitori single sono esclusi anche da quei miseri sostegni al reddito che hanno sostituito il reddito di cittadinanza.
    Lə figliə delle famiglie omogenitoriali vengono privatə del diritto ad avere entrambi i genitori riconosciuti dallo Stato. Le persone migranti e razzializzate sono criminalizzate e discriminate in nome della  teoria del complotto della cosiddetta “sostituzione etnica”, e così un enorme numero di persone non può esercitare il proprio diritto di cittadinanza, o è imprigionata in strutture che in realtà sono  sistemi semi-carcerari, e che questo governo ha intenzione di ampliare e moltiplicare, è esposta alla violenza della società, delle forze dell’ordine e delle istituzioni, viene lasciata morire in mare.
    L’avevamo già detto lo scorso autunno e lo ribadiamo: questo governo ci odia. ma a noncuranza che ha contraddistinto la maggior parte dei governi precedenti a questo, i giochetti parlamentari fatti sulla nostra pelle e sui nostri diritti, hanno avuto come risultato quello di creare un clima favorevole a questo attacco frontale e diretto.
    Alla crisi del sistema economico fanno fronte  ricorrendo a politiche securitarie, aumentando la precarietà, non garantendo la sicurezza sul lavoro, non fornendo adeguati supporti a chi è senza reddito, aumentando il tempo di lavoro e riducendo quello di vita e di cura, depotenziando il welfare che si basa sempre di più sul lavoro non retribuito delle donne.
    Questa è la realtà che si nasconde dietro la becera morale nazionalista propagandata da questo governo, che colpisce chi lavora ma spacciando i propri provvedimenti come “bonus” emargina ancora di più i soggetti minorizzati, ci divide e ci spinge alla competizione invece che alla cooperazione. Vogliamo il salario minimo e un reddito di autodeterminazione!
    L’obiettivo di questo governo non è distrarci, ma dividerci.
    Per questo motivo ci siamo unitə alle piazze delle famiglie arcobaleno, alla mobilitazione dal 28 aprile convocata dalle persone migranti unite nel  coordinamento antirazzista #nonsullanostrapelle, al primo maggio delle realtà in lotta per il reddito, al corteo “Interruzione volontaria di patriarcato” del 6 maggio ad Ancona  organizzato da Non Una di Meno per difendere il diritto all’aborto, alle street rave parade contro la repressione del tempo libero. Abbiamo organizzato una manifestazione a San Donà di Piave per gridare che la rabbia di Cloe brucia ancora. Abbiamo attraversato la stagione dei pride e portato le nostre rivendicazioni in molte città.
    Esprimiamo con forza la nostra solidarietà a chi continua a mettere il corpo in azioni dirette e non violente contro chi è responsabile di cambio climatico, la devastazione ambientale, l’estrattivismo, il la monocoltura, la sofferenza e l’uccisione di animali non umani sacrificati a un sistema alimentare che non può non essere messo in discussione, e lo fa nonostante il costante tentativo di criminalizzazione delle persone e delle istanze.
    Siamo parte del percorso di costruzione di una forte e radicale opposizione al governo fascista frutto anche delle contraddizioni e dei fragili posizionamenti di quelli precedenti: un’opposizione  plurale e compatta, un’opposizione che non lasci dietro nessunə, che non faccia gerarchie di lotta ma che le sappia tessere in quella costruzione del futuro che vogliamo.
    Siamo noi, la vita
    Siamo con i movimenti che pretendono la cessazione immediata della distruzione di questo pianeta
    Siamo con i movimenti antiabilisti e con i movimenti che contrastano la grassofobia
    Siamo con i movimenti transfemministi che rivendicano autodeterminazione e liberazione per tuttə fuori dagli stereotipi e dai ruoli a noi imposti
    Siamo con i movimenti antirazzisti che abbattono le frontiere interne ed esterne agli stati e che riconoscono la necessità di mettere in discussioni vecchi e nuovi colonialismi
    Siamo con le mobilitazioni  che pretendono, redditi di libertà, sicurezza sul lavoro, diritto a lavorare meno.

    Siamo con loro, e siamo loro.
    Ogni attacco a soggetti specifici, per dividerci e frammentarci, non ci troverà impreparatə: risponderemo con un’unica voce. È tempo di rivolta contro la violenza di Stato. Le nostre vite valgono, o non verrebbero così ferocemente attaccate. È tempo di lottare per riprenderci quello che vogliamo.

    Per info e adesioni, scrivere a lenostrevitevalgono.sg@gmail.com
    LISTA ADESIONI IN AGGIORNAMENTO
    Rivolta Pride (Bologna)
    Palermo Pride
    Torino Pride
    Arcigay Nazionale
    Non Una Di Meno
    Link Coordinamento Universitario (nazionale)
    UdS (nazionale; Lombardia; campania)
    Maleducat3 – Rete della Conoscenza (nazionale)
    Laboratorio Smaschieramenti (Bologna)
    MIT Movimento Identità Trans
    Love My Way (Firenze)
    ARCI (nazionale)
    CGIL Nuovi Diritti
    Collettivo Marielle (Roma)
    Rete Genitori Rainbow nazionale
    Collettivo di Fabbrica GKN
    ALFI Nazionale
    Collettivo OUT* (Ferrara)
    Brianza Oltre l’Arcobaleno
    Rete Brianza Pride
    Collettivo Transfemminista Taboo (Roma)
    Collettivo LGBTQIA+ Prisma (Roma)
    Antéros LGBTI Padova
    AGEDO Bologna per l’Emilia
    Hermes Academy – Taranto
    Comitato Territoriale Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto
    Coordinamento Taranto Pride
    Collettivo Artemisia (Venezia)
    Assemblea Queer We Go – Lab. Morion Venezia
    Laboratorio Crash
    Plat – Piattaforma di intervento sociale
    Glitchousing project
    Ombre Rosse
    Intersexioni
    Pride Off Rimini
    Libellula APS
    Collettivo Queer Brianza
    Ombre Rosse
    Intersexioni
    Pride Off Rimini
    Libellula Aps
    Collettivo Queer Brianza
    Collettivo UgualMente Frosinone
    Collettivo di Fabbrica GKN
    Orgoglio Bisessuale
    Centro Risorse LGBTI
    Assemblea TRANSterritoriale Corpi e TERRA, NON UNƏ di MENO
    Assemblea Queer We Go – Lab. Morion Venezia
    Conigli Bianchi
    Raggia Tarantina
    Collettivo Transfemminista Mele di Artemisia
    Marciona (Milano)
    Ultima Generazione
    Genderlens
    Lesbiche Fuori Salone (Milano)
    Mujeres Libres (Bologna)
    Lisistrata (Salerno)
    Collettivo Fuori Genere
    Period Think Thank

  • Compleanno di Campiaperti!

    Compleanno di Campiaperti!

    In questi anni difficili, non abbiamo mai perso lo spirito di lotta che ci ha sempre contraddistinto. Ma lo spirito da solo a volte non è abbastanza, e riconosciamo che le nostre energie nell’ultimo periodo sono state un po’ basse. Quando l’energia non c’è, affrontare anche le piccole difficoltà dei contesti quotidiani, nei mercati e al di fuori, può diventare difficile e stancante.

    Per questo stiamo organizzando una grande festa per celebrare anche quest’anno il compleanno di Campi Aperti, per ricordarci chi siamo, in cosa crediamo e soprattutto per dimostrarci a vicenda che l’energia c’è quando siamo tutti insieme, che insieme abbiamo iniziato questo percorso e insieme lo porteremo avanti.

    Il compleanno si svolgerà alla Casona di Ponticelli il 21/10 e inizierà dal pomeriggio. Partiremo con un workshop incentrato sullo stare bene insieme, per poi continuare le chiacchiere davanti a una cena di autofinanziamento e proseguire danzando sulle note dei balli popolari.

    La giornata sarà aperta a tutte le persone che vogliono partecipare, più siamo e meglio è!

    In allegato trovate il volantino da condividere con chi volete. Sono gradite le prenotazioni.

    Un bacio a tutt*!

  • Manutenzione autunnale sito e cloud 2023

    Manutenzione autunnale sito e cloud 2023

    Come associazione per l’autonomia alimentare, non possiamo domandarci anche in quante altre aree possiamo essere autonome.

    Il tema della comunicazione ci sta molto a cuore, visto che ci permette di auto-rappresentarci e tessere relazioni con gli altri.

    Quindi manteniamo mezzi di comunicazioni indipendenti a fianco di altri più commerciali.

    I nostri dati più sensibili, le schede delle aziende produttrici ed i nostri dati di Ufficio, sono mantenuti e custoditi da due entità piccole e fidate:

    Autistici.org e tetaneutral.net

    Inoltre un piccolo gruppo di persone fa manutenzione stagionale ai software che usiamo: wordpress per il sito web e nextcloud per il cloud. Entrambi sono software FOSS, free ed open source, significa che hanno una licenza che non permette a singole aziende di impossessarsene e fare il bello e cattivo tempo, e che il codice sorgente è ispezionabile, non basato su segreti e questo ci garantisce che non abbia menzogne all’interno, come bug per esfiltrare i dati o per utilizzare le nostre risorse di calcolo.

    Inoltre ad ogni aggiornamento cambiamo la foto del login del cloud, così che l’ufficio sia un po più contento e sappia che qualcunu si prende cura di aggiornare gli strumenti che usano 🙂

    Il nostro cloud ha una capienza di 25GB ed è ospitato da un computer “normale”, non un super computer, se vi state chiedendo quanto consuma di Pianeta mettere le vostre risorse da Microsoft o Google o Apple, potete vedervi questo video del CCC, Chaos Computer Camp si quest’anno (purtroppo in inglese).

    Il report del nostro ultimo incontro come gruppo manutenzione tecnica:

    – aggiornare nextcloud di 2 release: dalla 25 alla 27 
    Questa la valutazione del nostro cloud:
    Queste le migliorie introdotte con la nuova versione:
    Fatto!  messo foto coi marroni!  https://campiaperti.tetaneutral.net/login
    – aggiornare sito web
    aggiornati 12 plugin e 2 temi! fatto
    aggiornato wordpress alla 6.3.2
    – per l’aggiornamento del tema wordpress di campiaperti.org 
    c’eravam dette più o meno sarebbe bello intanto mettere un tema il più simile possibile all’attuale 
    per sostituire quello che c’è che non è più mantenuto, e poi si può sistemare un po’ per volta più avanti 
    posticipato!

    Se avete interesse a partecipare ed aiutare, iscrivetevi e scriveteci alla mailinglist comunicazione che trovate nei CONTATTI

  • Campi Aperti lancia la campagna “Energia Contadina”

    Campi Aperti lancia la campagna “Energia Contadina”

    🌾🎨 Chiamata alle Arti! 🎨🌾

    Siete pronti a mettere in gioco la vostra creatività? Campi Aperti lancia la campagna “Energia Contadina” e ha bisogno delle vostre produzioni artistiche!

    🖼️ Le vostre opere d’arte, in qualsiasi tecnica, possono diventare delle splendide tessere per l’Energia Contadina 2024 o addirittura delle magliette per Campi Aperti! È un’opportunità unica per esprimere la vostra creatività e sostenerci.

    Per inviare le vostre creazioni, inviate una email a info@campiaperti.org con oggetto “nuovatessera2024”.

    🎁 E ora, la parte migliore: chi vincerà avrà diritto a un regalo da parte di Campi Aperti! 🎁

    Non perdete tempo, la scadenza per partecipare è lunedì 9 OTTOBRE 2023 alle ore 13. La chiamata alle arti è aperta a tutte le età e abilità, quindi non esitate!

    Unitevi a noi e contribuite a diffondere l’Energia Contadina in modo creativo ed entusiasmante! 🌱✨ #EnergiaContadina #CampiAperti

  • Scuola di Ecologia Politica in Montagna

    Scuola di Ecologia Politica in Montagna

    Carissime e carissimi,

    dal 6 all’8 ottobre torna a Castiglione dei Pepoli (BO) la Scuola di Ecologia Politica in Montagna: 3 giornate di studio interdisciplinare con docenti di calibro internazionale, riservata a 20 partecipanti selezionati da tutta Italia.

    Per la sua QUARTA EDIZIONE la Scuola svilupperà i momenti di dibattito, formazione e riflessione collettiva intorno al concetto di ACQUA: tra prolungati periodi di siccità e ondate di calore, nubifragi e intense alluvioni, il rapporto con l’elemento acqua oscilla tra due estremi e si impone, infatti, al centro del dibattito sul rapporto tra umano e ambiente. 

    Proveremo a parlarne come sempre nello stile della Scuola: in modo multidisciplinare, cercando di tenere insieme fenomeni globali e punti di vista locali, in particolare quello delle aree interne appenniniche. Parleremo di crisi ecologiche tra passato e presente, faremo il punto della recente ondata siccitosa che ha colpito l’Europa, le politiche dell’acqua, il destino dei bacini artificiali e la produzione idroelettriche, le conseguenze sul patrimonio agricolo e forestale. Ma parleremo anche di sfide future, e delle strategie di adattamento e resilienza che ambiente e comunità montane possono mettere in campo.

    PREVIEW PROGRAMMA E OSPITI

    I posti sono limitati (20!) e c’è tempo fino a lunedì 18 settembre per presentare la propria candidatura. Per saperne di più clicca qui

    INFO E MODALITÀ DI ISCRIZIONE

    PER QUALSIASI COSA, SENTIAMOCI 

    mail a scrivi@scuolaecologiapolitica.it
    o chiama al 335 7744132 / 328 1333052
    … e se non l’hai già fatto, iscriviti al Gruppo FB della Scuola

  • Turismo partecipativo: un progetto di terraLiquida

    Turismo partecipativo: un progetto di terraLiquida

    OSSERVIAMO

    In Romagna siamo testimoni di un disastro di cui l’attività umana è corresponsabile e non vogliamo che venga dimenticato.

    Ai primi slanci di generosità seguirà una fase di stanca, poi i miliardi per la ricostruzione aiuteranno alcuni (non tutti) e arricchiranno altri, infine ci dimenticheremo della catastrofe.

    Nuovi asfalti nasconderanno le voragini, nuovi argini strozzeranno i torrenti, nuova vegetazione maschererà le frane.

    Oggi osserviamo gli Appennini e prevediamo un nuovo ulteriore abbandono del territorio.

    DIALOGHIAMO

    Incontriamo volontar* e attivist* che, dopo la generosità dei primi giorni, ora non sanno più come aiutare.

    Ascoltiamo abitanti che temono l’abbandono da parte delle amministrazioni, dei media, delle strutture di volontariato.

    Parliamo con donatrici e donatori che ci chiedono come ben indirizzare le risorse disponibili.

    INTERVENIAMO

    Abbiamo pensato di mettere insieme tutto questo e di attivare una rete informale di collaborazione.

    Vogliamo facilitare una forma di turismo ecologico e partecipativo.

    Raccogliamo informazioni e mettiamo a disposizione l’elenco delle strutture di accoglienza che partecipano al progetto.

    Immagini e suggestioni non devono andar perse: la nostra intelligenza collettiva deve elaborare e realizzare nuovi modelli di vita e di convivenza sul territorio.

    Invitiamo volontar* e attivist* ad avventurarsi sugli Appennini franati, a comprenderne il dissesto, a dialogare con gli abitanti dei luoghi.
    E infine a raccontare quando hanno osservato.

    DIAMOCI DA FARE!

    • Se sei volontari* o attivist*: ti mettiamo in contatto con le strutture ricettive così prendi lo zaino e vai un paio di giorni in Appennino per osservare, comprendere e raccontare a chi ancora non ha visto.
      Potrai aiutare dove c’è ancora bisogno.
    • Se sei agriturismo, B&B, azienda agricola con spazi per l’ospitalità e vuoi partecipare al progetto: comunicaci la tua disponibilità.
      E non ti preoccupare se qualcosa non è perfetto: casomai ti diamo una mano a sistemare!
    • Se sei donatrice o donatore: partecipa al finanziamentodell’iniziativa, sponsorizza i soggiorni e diffondi il progetto.
    • Se hai idee e vuoi collaborare: terraliquida@autoproduzioni.net

    2 risposte su “Turismo partecipativo”

    Chiama una delle strutture che partecipano al progetto e prenota.
    Il primo elenco sarà online da domenica 25 giugno.
    Ti metterai d’accordo sui dettagli e capirai se c’è bisogno di aiuto.
    Noi contribuiremo con le somme raccolte dalle donazioni e sosterremo una parte delle spese di soggiorno.
    Contattaci direttamente per saperne di più: terraliquida@autoproduzioni.net

  • INVITO ALLE TANTE VOCI DEL PATTO DELL’APPENNINO: RIVEDIAMOCI, A BOLOGNA, SABATO 27 MAGGIO.

    INVITO ALLE TANTE VOCI DEL PATTO DELL’APPENNINO: RIVEDIAMOCI, A BOLOGNA, SABATO 27 MAGGIO.

    L’ultima volta che ci siamo incontrat* è stato a fine gennaio, in Bisaboga. Avevamo in mente un percorso verso il Patto dell’Appennino, ovvero verso uno “spazio nel quale continuare a congiungere 17 mesi di assemblea permanente in Gkn, il corteo del 26 marzo a Firenze, le vertenze ecologiste e sociali bolognesi, le reti per la sovranità alimentare,  il movimento studentesco, la lotta contro guerra e contro patriarcato. Non è un perimetro organizzativo ma uno spazio di convergenza, insorgenza, di costruzione di immaginario collettivo e classe dirigente dal basso. E’ dove preparare nuovi “tenetetevi libere e liberi”, ma anche una esplosione di pratiche e discussioni di convergenza”.

     

    Poi, non abbiamo fatto altri incontri, ma non ci siamo certo pers* di vista. Perchè abbiamo attraversato le tante iniziative che hanno animato i crinali montani, ci siamo incrociat* ai mercati contadini e a Genuino Clandestino, ci siamo vist* a GKN durante le giornate campali e il festival della letteratura, abbiamo animato tanti eventi a supporto del crowdfunding per la SOS Insorgiamo e siamo stat* nelle strade di Firenze durante la grande manifestazione dello scorso 26 marzo.

     

    Oggi l’Appennino è devastato, così come lo è la pianura romagnola. E quel legame, costruito in mesi di incroci, lo sentiamo sulla pelle. Così come sentiamo, ancor più forte, il legame tra le tante lotte che attraversano questi territori. Perché le frane di fango e i fiumi di melma hanno reso evidente che le grandi opere dal Corno alle Scale fino al porto di Ravenna, passando per le autostrade e i poli logistici, devastano il nostro futuro, mentre la cura del territorio e la sua messa in sicurezza è l’unica grande opera urgente e necessaria.

     

    Ora che le valli sono ostruite dalle frane e le pianure interrotte dalle inondazioni, contrabbandare altrovi possibili non ci basta più. Vogliamo chiamare per nome e cognome le cause di eventi come quelli che abbiamo vissuto in queste settimane. A partire dai quattro temi che abbiamo individuato in questi mesi – 1) acqua, aria, terra, fuoco; 2) la mobilità è un diritto; 3) fabbricare collettivo; 4) per un nuovo abitare – ci sembra urgente rilanciare l’ambizione di ribaltare i rapporti di forza. Perché non potrà tornare tutto come prima, e non si potrà ricostruire tutto, convergere per insorgere.

     

    CI VEDIAMO SABATO 27 MAGGIO ALLE 16.00 IN PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA PER L’ASSEMBLEA POPOLARE SULL’ALLUVIONE.

     

    LEGGI GLI SPUNTI VERSO IL PATTO DELL’APPENNINO, alla base della discussione dei mesi passati:_link

  • Supportiamo la raccolta fondi #TemiamoBotta

    Supportiamo la raccolta fondi #TemiamoBotta

    Qui il link: https://www.produzionidalbasso.com/project/teniamo-botta-emilia-romagna-chiamata-alla-solidarieta-sosteniamo-i-gruppi-volontari-nellalluvione-in-emilia-romagna/

    PUNTO DELLA SITUAZIONE!

    Dall’inizio dell’alluvione non ci siamo mai fermate/i. Tre giornate intensissime di paura, rabbia, dolore, ma fatte anche di sorrisi e passione nel trovarci in moltissime a costruire gruppi di solidarietà per aiutare i territori e le persone più in difficoltà.

    La mobilitazione prosegue!

    🚗🚗🚗  Se riesci a partire per andare nelle zone alluvionate si parte tutte le mattine alle ore 11.00 da via Nicolò dall’Arca 34 e dal circolo Berneri, via santo stefano 1, servono BRACCIA ma anche MACCHINE per spostarsi. Serve presenza e determinazione, stivali, guanti, kway, se possibile pale e tira acqua. Meglio avere con sé panini e acqua.

    📦📦📦 Se rimani a Bologna tutte le sere dalle 18.00 alle 21.00 ci troviamo per gestire il punto raccolta materiali della Piattaforma di Intervento Sociale in via Nicolò dall’Arca 34.

    🖥🖥🖥 Se hai competenze grafiche o informatiche sempre dalle 18.00 alle 21.00 a Plat in via Nicolò dall’Arca e al circolo Berneri, via santo stefano1.  Costruiamo un media point in cui produrre una campagna di crowdfunding efficace per l’acquisto di materiale utile alla popolazione e per i gruppi di solidarietà attiva che partono verso i territori alluvionati

    ⚠️ RACOLTA FONDI: https://www.produzionidalbasso.com/project/teniamo-botta-emilia-romagna-chiamata-alla-solidarieta-sosteniamo-i-gruppi-volontari-nellalluvione-in-emilia-romagna/ ⚠️

    🟢 LINK PER FAR UNIRE AL GRUPPO TELEGRAM IN CUI CI STIAMO ORGANIZZANDO: https://t.me/piattaformainterventosociale

    🟢 Profili social: https://www.instagram.com/plat_interventosociale/
    https://www.facebook.com/PLATPiattaformaInterventoSociale

    🔴🔴🔴 IMPORTANTE!! 🔴🔴🔴
    La solidarietà da sola non basta. Abbiamo anche bisogno di costruire una mobilitazione sociale affinché questi disastri non si ripetano più.
    ‼️ È stata lanciata per sabato 27 maggio, alle ore 16 in piazza del Nettuno a Bologna, una assemblea popolare per organizzare la mobilitazione. ‼️
    C’è la suggestione di organizzare una grande marcia popolare che possa arrivare sotto la Regione Emilia-Romagna a un mese dallo scoppio dell’alluvione. Diffondiamo l’appuntamento, partecipiamo!

  • 6 MAGGIO:  TUTTI A RAVENNA

    6 MAGGIO: TUTTI A RAVENNA

    A pochi chilometri al largo di Ravenna dovrebbe attraccare presto una nave rigassificatrice. Autorizzata con procedura d’urgenza (pochi mesi a fronte degli anni necessari per gli impianti a fonti rinnovabili) c’è stata presentata come necessaria a superare la crisi energetica seguita alle speculazioni finanziarie, prima, e alle sanzioni alla Russia, poi.

    A nulla vale, evidentemente, la constatazione che quest’anno, non solo nonostante che gli impianti esistenti non abbiano lavorato a pieno regime, non siamo rimasti senza gas, ma ne abbiamo anche venduto di più del solito al resto d’Europa.

    Il sistema capitalista turboliberista, prima si crea il problema (guadagnandoci un bel po’, come nel caso degli extraprofitti da decine di milairdi di ENI) e poi si fa pagare per risolverlo.

    Si, perché le navi (oltre a Ravenna ne ha già attraccato una a Piombino e altre ne arriveranno) dovremmo pagarle noi. E per un periodo ultraventennale. Vent’anni di gas metano che, tra fughe e combustione, contribuiranno non poco ad aumentare la concentrazione di gas ad effetto serra nell’atmosfera (il metano è un gas climalterante decine di volte più potente della CO2).

    Alla faccia degli accordi di Parigi, il nostro governo, e la nostra regione si prodigano per imporre, nei fatti, un piano energetico basato sulle fonti fossili che durerà per i prossimi decenni. Infatti, oltre alle navi rigassificatrici, sono previsti nuovi gasdotti e nuovi depositi di stoccaggio del metano. Ed ENI insiste con la richiesta di realizzare il suo impianto di cattura e stoccaggio della CO2 derivante dalla combustione del metano presso i suoi stabilimenti ravennati. Il tutto spacciato come Piano Mattei per far diventare il nostro paese lo snodo europeo del gas naturale.

    Poco importa se il gas liquefatto e portato via mare costa varie volte quello trasportato via tubo. Poco importa se l’efficienza complessiva del sistema (tra estrazione, liquefazione, trasporto e rigassificazione) peggiora drammaticamente. L’importante è proseguire questa politica industriale ed energetica assurda e suicida pur di favorire il grande capitale e i padroni d’oltre oceano.

    Contro questa follia autodistruttiva, la Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, la Rete no Rigassificatori no GNL e la Rete per l’Emergenza Climatica ed Ambientale dell’Emilia-Romagna, invitano tutti a mobilitarsi e a partecipare alla manifestazione nazionale indetta per il prossimo 6 MAGGIO a Ravenna.

    Così come il Passante di Bologna, il rigassificatore di Ravenna rappresenta allo stesso tempo un simbolo ed un nodo fondamentale del modello di sviluppo basato sull’estrattivismo e l’economia lineare che ci ha portato sull’orlo del baratro climatico e, ora, pure su quello della catastrofe bellica.

    Per tutto questo e anche per altro bisogna essere in tantissimi sabato prossimo a Ravenna a manifestare. Appuntamento alle 14,00 in via Darsena. Riprendiamoci il nostro futuro.

  • Alla nuova occupazione!

    Alla nuova occupazione!

    https://kolektiva.media/w/pbmdyv8yoQUtcCx8e2ZgLG

  • Incontri safe space – Spazi Buonvivere

    Incontri safe space – Spazi Buonvivere

    Ciao,
    mercoledì dopodomani abbiamo riunione gruppo Buonvivere/safe space o viceversa 🙂

    chi ha piacere di partecipare, può contattarci.. vedi sotto

    Probabilmente faremo qualche riflessione dopo il lavoro congiunto con altre gruppi locali (fi, etc…) portato al Genuino Clandestino nel tavolo di lavoro.. https://genuinoclandestino.it/programma-di-genuino-clandestino/

    e pianificare il proseguimento con l’associazione intera o mercato per mercato per stimolare l’attenzione alle disuguaglianze che vengono protratte nella società e di riflesso negli spazi comuni di CA, mercati, associazione, etc…

    Individuare i prossimi eventi cittadini/mondiali che vogliamo/possiamo essere coinvolte o promuovere:

    – 1 maggio, dando attenzione ai lavori di cura non retribuiti?
    – black lives matter (il 30 maggio è l’anniversario dell’uccizione di George Floid da parte della polizia americana nel 2020)
    – il Pride LGBTQI di Luglio
    – la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, 25 novembre

    e ce ne verranno in mente altri 🙂

    Per qualunque domanda e consiglio potete scriverci a: safespace AT framalistes.org

    riunione successive 2023: 28 giugno e 27 settembre

  • Mercato Genuino Clandestino -Domenica 16 Aprile

    Domenica 16 aprile il grande mercato intergalattico della rete Genuino Clandestino, sarà ospitato nell’occupazione di Via Agucchi 126 (Bologna), un luogo sottoposto ad esproprio che sarà a breve un cantiere del passante di mezzo. .

    “Oggi alcune creature hanno preso possesso di uno spazio sottoposto a esproprio in via Agucchi 126 (quartiere della Pescarola), uno spazio che nei prossimi mesi sarà cantierizzato nel progetto dell’allargamento del Passante di mezzo, cioè il tratto di tangenziale e autostrada A14 che passa a 3 km dal centro di Bologna e in mezzo ad alcuni dei suoi quartieri periferici. Il Passante di mezzo è il punto più alto della cementificazione bolognese e della ristrutturazione che ha in mente la giunta di sinistra di Matteo Lepore. Distruzione delle aree verdi, sgomberi, prezzi delle case alle stelle… in mezzo a tutto questo, alcune creature hanno un’altra idea di felicità, e vogliono darle forza”

    Vi aspettiamo dalle 10 alle 18 con mercato, laboratori, interventi e musica. Dalle 17.30, arrivo del No passante trek [1] e Cleptocantautorato live.

    Ulteriori informazioni su https://murodiviaagucchi.noblogs.org/

    Vi aspettiamo!

    [1] https://www.bolognaforclimatejustice.it/eventi/no-passante-trek-parte-2-il-bosco-sullautostrada/

     

  • Sainte Soline – appello di solidarietà del Movimento ecologista e contadino italiano

    Sainte Soline – appello di solidarietà del Movimento ecologista e contadino italiano

    Con il presente comunicato affermiamo il nostro pieno sostegno e solidarietà alle associazioni Bassines Non Merci, Les Soulèvements de la Terre e Confédération Paysanne che sono state oggetto di una durissima repressione da parte delle forze di polizia durante la manifestazione di Sainte Soline lo scorso sabato 25 marzo. I nostri pensieri vanno alle persone che si trovano tra la vita e la morte, allə feritə gravi e ai loro cari.

    Condanniamo l’azione di repressione da parte della polizia, la cui violenza è ingiustificabile. Il bilancio ad oggi è durissimo: 200 lə feritə, di cui 40 molto gravi e due persone in pericolo di vita. A difendere il mega bacino idrico sono stati impiegati più di 3200 agenti, che hanno fatto uso di armi, come granate lacrimogene e pallottole flashball LBD 40, proibite nella maggior parte dei paesi europei. Inoltre, come denunciato dalla Lega per i Diritti Umani (LDH) presente in qualità di osservatore indipendente alla manifestazione, la polizia ha ostruito l’accesso alle ambulanze, impedendo l’arrivo dei soccorsi il cui intervento sarebbe risultato cruciale per salvare la vita dei due manifestanti.

    Questo episodio è all’apice del clima di tensione che aleggia in Francia negli ultimi mesi, nel contesto della mobilitazione contro la riforma delle pensioni. La cecità del governo di fronte alle richieste della popolazione, che si tratti di temi sociali o ambientali, e la violenza con cui reprime ogni forma di contestazione, non sono degne di una Democrazia. L’annuncio da parte del Ministro dell’Interno di voler sciogliere i Soulèvements de la Terre dopo la manifestazione del 25 marzo è un segnale gravissimo, a dimostrazione di una progressiva chiusura del dialogo ed un incremento della repressione nei confronti di movimenti ecologisti e sociali in Francia e in molti paesi europei, tra cui l’Italia.

    Infine, ribadiamo il nostro sostegno alla battaglia contadina ed ecologista contro i mega bacini idrici promossa dalle associazioni francesi sopracitate. Come cittadinə, contadinə e attivistə, difendiamo un modello di agricoltura contadina rispettosa degli ecosistemi, del suolo, dell’acqua e delle persone. Crediamo che sia necessario ripensare le politiche pubbliche per far fronte alla siccità e alle conseguenze della crisi climatica, ma siamo convintə che i mega bacini idrici non rappresentino la soluzione. Al contrario, il modello di accaparramento della risorsa idrica incarnato dai mega bacini non fa che contribuire ad aumentare le disuguaglianze sociali e a perpetuare un modello agro-industriale insostenibile per il pianeta.

    Esprimiamo quindi profonda preoccupazione per l’adozione, da parte del Governo italiano, dello stesso piano di regimazione idrica basato su invasi, contenimento di fiumi e cementificazione del territorio rurale. Un modello adottato in maniera opaca, in puro stile grandi opere, senza che sia stato spiegato come, dove e perché verranno utilizzati i ben 3,2 miliardi di euro stanziati.

    Sentiamo, di fronte alla violenza di cui siamo testimoni e all’acutizzarsi della repressione rispetto ai conflitti ambientali, di dover prendere posizione rispetto a quanto accaduto a Sainte Soline, perché episodi di una simile violenza non si riproducano più e affinché non prosegua anche in Italia l’assalto al territorio rurale e l’accaparramento dell’acqua.

    In solidarietà,

    REALTÀ FIRMATARIE

    Ecologia Politica Network

    ARI Associazione Rurale Italiana

    Fridays for Future Italia

    Ultima Generazione

    Extinction Rebellion Milano

    Milano World Congress for Climate Justice

    Climate Social Camp

    Gastivists Italia

    ReCommon

    Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze

    Campi Aperti

    Genuino Clandestino

    Autogestione in Movimento – Fuorimercato

    Collettivo epidemia

    Centro Internazionale Crocevia

    A Sud

    (in aggiornamento)

    Traduzione:

    Manifestation à Sainte-Soline: solidarité des mouvements paysans et écologistes italiens à la mobilisation française Par ce communiqué, nous affirmons notre soutien et notre solidarité avec les associations Bassines Non Merci, Les Soulèvements de la Terre et la Confédération Paysanne qui ont subi une grave répression de la part des forces de l’ordre lors de la manifestation à Sainte-Soline le samedi 25 mars dernier. Nos pensées vont aux personnes qui sont entre la vie et la mort, aux blessé.es graves et à leurs proches. Nous condamnons la répression policière dont la violence est injustifiable. Le bilan à ce jour est très lourd : 200 blessé.es, dont 40 très gravement, et deux personnes dont la vie est en danger. Plus de 3200 agents ont été déployés pour défendre la méga-bassine, utilisant des armes de guerre telles que des grenades lacrymogènes et des flashballs LBD 40, interdits dans la plupart des pays européens. De plus, comme le dénonce la Ligue des Droits de l’Homme (LDH) qui était présente en tant qu’observateur indépendant à la manifestation, la police a entravé l’accès aux ambulances, empêchant l’arrivée des secours dont l’intervention aurait été cruciale pour sauver la vie des deux manifestants. Cet épisode intervient au moment où le climat de tension est au plus fort, lié à la mobilisation pour les retraites. L’aveuglement du gouvernement face aux revendications de la population, qu’elles soient sociales ou écologiques, et la violence avec laquelle il réprime toute forme de contestation, ne sont pas dignes d’une démocratie. La décision du ministre de l’Intérieur de dissoudre les Soulèvements de la Terre après la manifestation du 25 mars est un signal très grave, témoignant d’une fermeture progressive du dialogue et d’une augmentation de la répression à l’encontre des mouvements écologiques et sociaux en France comme dans de nombreux pays européens, y compris l’Italie. Pour finir, nous réitérons notre soutien à la lutte paysanne et écologiste contre les méga-bassines porté par les associations françaises mentionnées ci-dessus. En tant que citoyen.nes, paysan.nes et militant.es, nous défendons un modèle d’agriculture paysanne respectueux des écosystèmes, des sols, de l’eau et du vivant. Nous pensons qu’il est nécessaire de repenser les politiques publiques pour faire face à la sécheresse et aux conséquences de la crise climatique, mais nous sommes aussi convaincu.es que les méga-bassines ne sont pas la solution. Au contraire, le modèle d’accaparement des ressources en eau incarné par les méga-bassines ne fait qu’accroître les inégalités sociales et perpétuer un modèle agro-industriel insoutenable pour la planète. Nous exprimons ainsi notre profonde inquiétude quant à l’adoption par le gouvernement italien du même plan de régulation des eaux basé sur les réservoirs,l’endiguement des fleuves et le cimentage des terres rurales. Un modèle adopté de manière opaque, dans le style des méga-projets, sans que l’on sache comment, où et pourquoi seront utilisés les 3,2 milliards d’euros alloués. Face à la violence dont nous sommes témoins et à l’escalade de la répression des conflits écologistes, nous estimons qu’il est nécessaire de prendre position par rapport à ce qui s’est passé à Sainte-Soline, afin que de tels épisodes de violence ne se reproduisent pas, et que l’assaut sur les terres rurales et l’accaparement de l’eau ne se poursuivent pas en Italie.

    En toute solidarité, NO BASSARAN !

    Associations signataires du CP:

    Ecologia Politica Network

    ARI Associazione Rurale Italiana

    Fridays for Future Italia

    Ultima Generazione

    Extinction Rebellion Italia

    Milano World Congress for Climate Justice

    Climate Social Camp

    Gastivists Italia

    ReCommon

    Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze

    Campi Aperti

    Genuino Clandestino

    Autogestione in Movimento – Fuorimercato

    Collettivo epidemia

    Centro Internazionale Crocevia

    A Sud

  • NO ai rigassificatori: manifestazione nazionale a Ravenna il 6 maggio

    Per il Clima – Fuori dal Fossile chiama il movimento per il NO ai rigassificatori: manifestazione nazionale a Ravenna il 6 maggio

    RavennaNotizie- 19 Marzo 2023 – 16:24

    Mentre a Piombino sta per attraccare la nave rigassificatrice Golar Thundra di Snam, attesa in serata, non si fermano le mobilitazioni e le proteste contro i rigassificatori, organizzate dai movimenti ambientalisti, che nel ravennate fanno riferimento al Coordinamento “Per il Clima Fuori dal Fossile”.

    La resistenza di un’ intera popolazione, dei suoi comitati e delle stesse istituzioni locali viene mortificata in favore dei profitti dei colossi del sistema fossile, e si procede come schiacciasassi, senza neppure aspettare l’esito del ricorso al TAR, che a questo punto sarà pura e semplice carta straccia. In più, in una città come Piombino, le cui proteste hanno sempre avuto caratteristiche di esemplare civiltà, viene predisposto un vasto spiegamento di forze di sicurezza, quasi una militarizzazione del territorio”, affermano dal Coordinamento.

    Come sostengono i comitati piombinesi, la Rete nazionale No rigassificatori e la Campagna Per il Clima – Fuori dal Fossile, la città di Piombino, l’intero comprensorio e molte altre realtà si sono chiaramente espresse contro questa assurda infrastruttura – aggiungono -. Lo hanno fatto con 66 manifestazioni e iniziative, alle quali una folta rappresentanza di attivisti ravennati ha portato la propria solidarietà e fornito il proprio contributo. Iniziative in cui sono state ribadite le motivazioni della vertenza e contestato l’utilizzo della decretazione emergenziale. Dopo Piombino, altre località, in tutto lo stivale e nelle isole, sono condannate ad essere sede di queste megastrutture destinate a rinviare per l’eternità qualsiasi serio atto di cambiamento di rotta sul tema della difesa dell’ambiente e della transizione ecologica. Una di esse è proprio Ravenna, il cui futuro rischia davvero di essere compromesso. Ma la lotta per la fuoriuscita dal fossile non si ferma, né a Piombino, né a Ravenna né altrove”.

    È confermata infatti l’ intenzione di convocare per sabato 6 maggio una manifestazione nazionale proprio nella nostra città, in continuità con quelle di Piombino e delle altre località dove sta crescendo l’opposizione a queste scelte, definite “sbagliate, regressive, distruttive, anacronistiche e irresponsabili.

    Il percorso di costruzione dell’appuntamento del 6 maggio inizia giovedì 30 marzo a Ravenna alla Sala Ragazzini, con un concerto dell’ ensemble Lympha Trio e prosegue la sera di venerdì 31 marzo ad Alfonsine, alla Sala Rita Levi Montalcini con una pubblica assemblea sulle “alternative alla schiavitù del modello estrattivista”