Racconto di persona informata dei fatti di un laboratorio rivolto a bambini delle classi elementari (ora scuola primaria), svolto presso una struttura pubblica, progettato far conoscere le tecniche tradizionali di preparazione degli alimenti tipiche della civiltà rurale.

In particolare pane e formaggio.

Breve descrizione del laboratorio sulla caseificazione.

Materiale occorrente: una bottiglia di latte pastorizzato di una nota marca (un tempo) locale e cooperativa; caglio; sale; fornello elettrico; pentolino; ramina; ciotole; contagocce.

Procedimento: i bambini divisi in gruppi di cinque; apertura della bottiglia di latte pastorizzato e versamento dello stesso in pentolino posto sul fornello elettrico; bollitura del latte (“per sterilizzarlo“, come da informazione dell’operatore); porzionamento del latte ancora bollente nelle ciotole (una per ognuno dei 5 gruppi). A questo punto ai bambini viene consegnato il contagocce con la richiesta di versare 5 gocce di caglio a testa nel latte della ciotola (più o meno 200 cc), cioè circa 25 gocce di caglio complessivamente, ed il sale, da mettere, in ragione di un pizzico a testa, sempre nella ciotola (sempre i 200 cc).

Mentre il caglio compiva il miracolo di far cagliare il latte pastorizzato e, probabilmente, già privato di parte della panna (ma a quelle dosi, avrebbe cagliato anche una tazza di tè, credo), l’operatore spiegava che “il latte, una volta, i contadini lo mungevano mettendo il secchio sotto la pancia della mucca(…)”.

Cagliato il latte, l’esperto ha scolato il siero, trattenendo la cagliata con la ramina in dotazione e ha mostrato il risultato ai bambini, guardandosi bene dal far toccare il composto a chicchessia.

Laboratorio concluso.

Ora, al di là delle palesi frescacce tecniche, che un operatore, pagato con soldi pubblici, racconti ai bambini cose come “il latte, una volta, i contadini lo mungevano mettendo il secchio sotto la pancia della mucca(…)”, che in quel contesto vengono prese come oro colato, facendo intendere che i contadini non esistono più e che la tecnica di mungitura manuale è roba del passato, un po’ dovrebbe far pensare. Se poi a questo aggiungiamo che le insegnanti presenti erano particolarmente soddisfatte della prestazione e non hanno trovato nulla da eccepire, mi pare chiaro come ad Expo ed alle sue narrazioni fuorvianti ci si sia arrivati dopo lunga preparazione.

Ppp p(---)Opinioniciviltà contadina,expo,laboratori di produzioneRacconto di persona informata dei fatti di un laboratorio rivolto a bambini delle classi elementari (ora scuola primaria), svolto presso una struttura pubblica, progettato far conoscere le tecniche tradizionali di preparazione degli alimenti tipiche della civiltà rurale. In particolare pane e formaggio. Breve descrizione del laboratorio sulla caseificazione. Materiale occorrente: una bottiglia...Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare