Categoria: Primo Piano

  • CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ASSOCIAZIONE CAMPI APERTI – sabato 9 marzo 2019– 14.30-19.00

    CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ASSOCIAZIONE CAMPI APERTI – sabato 9 marzo 2019– 14.30-19.00

    il giorno sabato 9 marzo 2019 dalle 14.30 alle 19.00 presso il Centro Interculturale Zonarelli (Sala Polivalente)- Via Giovanni Antonio Sacco, 14, Bologna

    Ordine del Giorno

    14:30 Accoglienza con caffè

    15.00 Apertura + assegnazione ruoli (verbalista, guardiani del tempo, moderatore)

    15.10 Accordi di base + Brevi annunci informativi

    15.20 Metodo del consenso, revisione POSIZIONAMENTI

    15.35 Presentazione BILANCIO CONSUNTIVO 2018 + approvazione

    15.45 Presentazione PROPOSTE BILANCIO PREVENTIVO 2019 (tavolo bilancio)+ orientamento:

     –          Babysitteraggio Collettivo

     –         Assicurazione RC ARESS

     –          Sostenibilità condivisa MAG6

     –          Assunzione secondo dipendente CA

    16.15 Lavoro in gruppi sulle proposte che non hanno avuto consenso nell’orientamento

    17.15 PAUSA CAFFE’ – Portate merende e bevande in abbondanza!

    17.30 Breve premessa metodo di lavoro + Esito visite d’ingresso

    18.00 Restituzione lavoro gruppi + sintesi/discussione

    18.45 Posizionamento su questioni affrontati nei gruppi

    19.00 Chiusura: Rilettura delle decisioni prese

  • Il destino dei mercati contadini tra burocrazia e Food Council

    Il destino dei mercati contadini tra burocrazia e Food Council

    di Alessandro Canella direttore di Radio Città Fujiko

    In udienza conoscitiva a Bologna il punto della situazione sui mercati contadini presenti in città. Campi Aperti lamenta troppa burocrazia. Il Comune ha scontato l’occupazione di suolo pubblico. Consenso bipartisan su un modello produttivo e distributivo che cambia il paradigma. Bologna potrebbe seguire l’esempio di Milano dando vita ad un Food Council, una consulta del cibo.

    Un Food Council metropolitano e un codice etico per i mercati contadini. Bologna potrebbe seguire l’esempio di Milano e dare vita ad una consulta del cibo, allo scopo di premiare quei modelli virtuosi e strategici, che producono un cambio di paradigma nella direzione della sostenibilità ambientale e alimentare. L’idea è emersa durante una commissione consigliare a Palazzo D’Accursio, che ha ospitato un’udienza conoscitiva sui mercati contadini presenti in città.

    A chiedere l’incontro è stata Campi Aperti, l’associazione di piccoli produttori contadini che dà vita a otto mercati settimanali a Bologna.
    Le preoccupazioni espresse dai contadini riguardano essenzialmente la burocrazia: troppa, confusa e con poche certezze per consentire alle aziende di fare una programmazione. Programmazione che non riguarda solo la vendita diretta, unanimemente considerata un modello virtuoso per aspetti come l’ecologia, la salubrità dei prodotti, la riduzione degli sprechi e dei rifiuti, ma che concerne soprattutto la produzione agricola.

    “I tempi della campagna non sono gli stessi della burocrazia”, sintetizza la presidente di Campi Aperti, Elena Hogan, che per spiegare i problemi incontrati cita l’esempio del mercato contadino di piazzetta San Rocco, al Pratello.
    “Per riuscire a farlo ci sono voluti due anni di progettualità e pratiche burocratiche – racconta Hogan – E dovevamo essere noi a sincerarci che le diverse pratiche andassero avanti”.
    Il risultato è stato un patto di collaborazione di appena tre mesi, prorogato per altri tre mesi, che scadrà il prossimo 31 marzo, quando il mercato sarà messo a bando, mettendo in competizione diverse realtà di piccoli produttori.

    Un passo avanti consistente, però, il Comune di Bologna lo ha fatto con il Bilancio approvato a dicembre scorso. Tra le misure fiscali previste, infatti, c’è una consistente riduzione di quanto richiesto ai mercati contadini per l’occupazione di suolo pubblico. Uno sconto che è anche una forma di riconoscimento del modello economico e sociale diverso che i mercati contadini rappresentano e che gli stessi hanno molto apprezzato.

    GUARDA IL VIDEO DEL DIBATTITO SUI MERCATI CONTADINI:


    Come fare, allora, per superare gli altri ostacoli che i piccoli produttori agricoli lamentano? Per l’assessore al Bilancio Davide Conte le misure sono due.
    Da un lato portare la questione in un’assise più ampia, quella della Città Metropolitana, dal momento che la quasi totalità dei produttori che fanno vendita diretta a Bologna città, in realtà producono i propri ortaggi in territori della provincia.
    Un tavolo, insomma, che sia almeno provinciale e che per qualcuno potrebbe assomigliare a ciò che accade a Milano, città che ha dato vita ad un Food Council, una consulta del cibo che ragiona in modo strategico sul tema dell’alimentazione e del suo approvigionamento.

    Dall’altro Conte vorrebbe arrivare alla definizione di un codice etico che chiarisca in modo ufficiale cos’è un mercato contadino. Una questione che non è solo nominale, ma riguarda molto le pratiche, anzitutto la sostenibilità ambientale, sociale ed economica di questa forma di produzione e vendita.
    “L’idea potrebbe essere interessante, se viene data voce ai diretti interessati, i produttori – commenta Hogan – Se invece la discussione viene delegata solo alle associazioni di categoria e ai governi locali, il rischio è che sia un contenitore poco efficace”.

    http://www.radiocittafujiko.it/news/il-destino-dei-mercati-contadini-tra-burocrazia-e-food-council

  • Apre Camilla, l’Emporio di Comunità

    Apre Camilla, l’Emporio di Comunità

    Messo a punto lo spazio e valutato il test di dicembre, Camilla apre sabato 9 febbraio – dalle 10 alle 19.15  – la propria attività in via Casciarolo 8/D a Bologna (zona San Donato – fiera). Camilla è la prima concreta esperienza italiana del modello “food coop”, già sperimentato negli USA e in altri paesi europei. A Bologna declinato proprio come “emporio di comunità”.

    La giornata di sabato è la prima delle regolari aperture dell’emporio cooperativo, in cui i soci sono proprietari, gestori e clienti.  Tutti i soci troveranno in vendita cibo (e non solo) accessibile, sano e giusto. Un progetto innovativo di autogestione, partecipazione e condivisione di obiettivi e strumenti tra chi produce e chi acquista. E molto di più.

    Il percorso avviato a Bologna, prima dal gruppo di acquisto solidale Alchemilla e dalla rete di produttori di Campi Aperti, ha coinvolto in due anni un gruppo di persone che hanno discusso, studiato e progettato il proprio emporio, in modo da rispondere ai bisogni sia di chi lo rifornirà che di chi ci verrà a far la spesa. Camilla è infatti una cooperativa, un emporio e una comunità di persone. Queste persone sono parte di un’alleanza più ampia con altre realtà dell’economia solidale locali e nazionali, come Campi Aperti, la cooperativa di commercio equo e solidale ExAequo, la rete SOS Rosarno, la cooperativa Arvaia, Rimaflow solo per citarne alcune.

    Partecipa anche tu!!

    A un prezzo giusto e accessibile i soci potranno acquistare pasta e riso, anche sfusi, detersivi, prodotti per la cosmesi, dolci, conserve, verdure e formaggi, prodotti da aziende che rispettano territori e persone. Tutte le produzioni presenti sono biologiche e ambientalmente sostenibili, verificate direttamente dai soci mediante il meccanismo della “garanzia partecipata”, un elemento in più di forte caratterizzazione di Camilla come modello alternativo di distribuzione.

    Come stanno insieme prezzi accessibili e rispetto del lavoro? Riducendo gli imballaggi, privilegiando aziende che rispettano i territori e le persone, scegliendo i prodotti più vicini, studiando e programmando le filiere. E con un ricarico che serve solo a coprire le spese vive. L’emporio infatti è autogestito dai soci, tutti nella stessa misura, ciascuno dei quali per tre ore al mese sistema gli scaffali, fa le pulizie, gestisce la cassa, organizza attività. E può fare la spesa nel proprio emporio. Insieme a loro c’è un socio dipendente che cura tutti i giorni l’emporio. Il progetto potrà crescere ulteriormente quanti più soci si uniranno ai già 407 di oggi, nel fare acquisti e turni cooperativi, grazie ai quali si potrà ampliare l’orario di apertura e far partire tutte le attività progettate.

    In questa prima fase l’Emporio sarà aperto cinque giorni a settimana, con i seguenti orari:

    • Martedì, ore 16:30 – 20:45
    • Mercoledì: ore 17:30 – 21:45
    • Giovedì: ore 16:30 – 20:45
    • Venerdì: ore 16:30 – 20:45
    • Sabato: ore 10.00 – 16.45

    In questi orari è possibile ricevere informazioni sull’Emporio e compilare il modulo di adesione alla Cooperativa.

    Info  www.camilla.coop/informazioni-adesioni/

    Email info@camilla.coop

  • I semi del lavoro contadino

    Incontro seminario pubblico aperto a tutti
    SABATO 23 – DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019
    COOPERATIVA AGRICOLA CA’ MAGRE – ISOLA DELLA SCALA (VERONA)


    Sabato 23
    10-13
    DIRITTI CONTADINI
    E LEGISLAZIONI SEMENTIERE
    Orientarsi tra pratiche tradizionali, norme
    sul bio, agricoltori custodi, vendita sementi
    contadine, risemina, leggi sementiere in
    Italia ed Europa
    14.30-18.30
    LE CASE SEMENTI : COSA SONO ?
    Quali finalità, modelli di gestione
    e ruolo nei sistemi sementieri contadini.
    Scambio di conoscenze ed esperienze
    a seguire cena e dopocena conviviale
    Durante i due giorni
    esposizioni varietali e documentali
    Domenica 24
    tavolo del libero scambio
    9.30-13
    RIPRODURRE E CONSERVARE LE SEMENTI Logistica
    Laboratorio di scambio esperienze Pranzo e cena autogestiti presso la struttura
    e miglioramento di sementi orticole e cereali Per informazioni
    su raccolta, conservazione, riproduzione
    Possibilità di pernottamento
    Matteo Tesini 3387542304 matteo.tesini@gmail.com
    Roberto Schellino 3351741213 salerin@libero.it
    www.biodiversitacontadina.wordpress.com

    17 Dicembre 2018
    Assemblea Generale
    Approvata la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali
    Articolo 1
    Ai fini della presente Dichiarazione, si definisce come contadino una persona qualsiasi che esercita, o mira a esercitare da solo o in associazione con altri o come comunità, attività di piccola
    produzione agricola, di sussistenza e/o per il mercato, e che si affida significativamente, per
    quanto non necessariamente in modo esclusivo, al lavoro familiare e ad altri modi non monetizzati
    di organizzare il lavoro, e che dipende in maniera particolare dalla terra ed è attaccato ad essa.
    Articolo 19

    1. I contadini e le altre persone che lavorano in zone rurali hanno il diritto alle sementi, in
      conformità con l’articolo 28 della presente Dichiarazione, che comprende: (a) il diritto alla
      protezione delle conoscenze tradizionali relative alle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e
      l’agricoltura; (b) il diritto di partecipare equamente alla ripartizione dei benefici che derivino
      dall’utilizzo di risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura; (c) il diritto di partecipare ai
      processi decisionali sulle questioni riguardanti la conservazione e l’uso sostenibile di risorse
      fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura; (d) il diritto di mettere da parte, utilizzare,
      scambiare e vendere i semi da loro prodotti o i loro materiali di moltiplicazione;
    2. I contadini e le altre persone che lavorano in zone rurali hanno il diritto di mantenere, controllare,
      proteggere e sviluppare i propri semi e le proprie conoscenze tradizionali.
    3. Gli Stati devono prendere delle misure per rispettare, proteggere e soddisfare il diritto alle
      sementi dei contadini e delle altre persone che lavorano in zone rurali.
    4. Gli Stati devono assicurare che semi di qualità e quantità sufficiente siano a disposizione dei
      contadini nel periodo più adatto per la semina, e ad un prezzo accessibile.
    5. Gli Stati devono riconoscere il diritto dei contadini di affidarsi o ai propri semi, o ad altri semi
      disponibili localmente e di loro scelta, e il diritto di decidere sulle coltivazioni e sulle specie che
      desiderano coltivare.
    6. Gli Stati devono prendere delle misure appropriate per sostenere i sistemi di sementi dei
      contadini, e devono promuovere l’agrobiodiversità e l’uso dei semi dei suddetti.
    7. Gli Stati devono prendere delle misure appropriate per assicurare che la ricerca e lo sviluppo
      agricoli includano i bisogni dei contadini e delle altre persone che lavorano in zone rurali, e per
      assicurare una loro attiva partecipazione alla definizione delle priorità e nell’effettuazione di attività
      di ricerca e sviluppo agricoli, prendendo atto della loro esperienza, e devono aumentare gli
      investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle colture e dei semi orfani che rispondano ai bisogni
      dei contadini e delle altre persone che lavorano in zone rurali.
    8. Gli Stati devono far sì che le politiche sulle sementi, sulla protezione della varietà vegetali e le
      altre leggi di proprietà intellettuale, i sistemi di certificazione e le leggi sulla commercializzazione
      delle sementi rispettino e prendano in considerazione i diritti, i bisogni e le realtà dei contadini e
      delle altre persone che lavorano in zone rurali.
  • UN TRATTORE PER MONDEGGI

    UN TRATTORE PER MONDEGGI

    Abbiamo deciso di chiedere un aiuto a tutti i sostenitori di Mondeggi Bene Comune per comprare un trattore a ruote che ci permetta un salto di qualità nella gestione agroecologica di tutta la fattoria. A differenza delle comuni aziende agricole non accediamo ai fondi della PAC (Politica agricola comunitaria) che sostengono gli investimenti in agricoltura, e siamo comunque diffidenti verso questi finanziamenti pubblici che drogano il mercato e la concorrenza, visto che la maggior parte dei soldi va a ingrassare ulteriormente chi investe grosse somme di denaro.

    Vogliamo comprare un trattore a ruote cabinato e con la pala anteriore. Questo mezzo ci permetterà di agevolare tante operazioni come la semina del grano, la trinciatura, il trasporto di legno e resti di potature oltre ovviamente ai trattamenti in vigna, nel frutteto e nelle olivete se necessario. La pala anteriore ci può permettere di far partire una gestione più accurata del compost facilitando tante operazioni di carico scarico e rimescolamento oltre ad aiutarci nello spietramento dei campi e in tante altre operazioni come lo spostamento delle rotoballe una volta messe le forche.

     Abbiamo bisogno del vostro aiuto perchè fin dal primo giorno di vita di questa esperienza abbiamo deciso di costruire insieme un futuro diverso per queste colline.

    Nonostante in questo momento la Città Metropolitana di Firenze e il sindaco di Bagno a Ripoli si rifiutino di aprire un dialogo costruttivo verso un comitato fatto da centinaia e centinaia di persone – che in quasi 5 anni ha recuperato circa il 70% delle superfici agricole coltivabili e 3 casali – crediamo sia comunque il caso di andare avanti, spingendoci fino a chiedervi un aiuto economico per ampliare questo progetto.

    Il primo marzo 2019 sapremo se la città metropolitana svenderà anche questo bene tramite asta. Siamo convinti che supereremo anche questo ostacolo, in caso contrario i soldi ricevuti serviranno a sostenere le varie spese legali che affronteremo perchè non abbiamo nessuna intenzione di perdere questa battaglia.

    Fin dal primo giorno abbiamo scelto la parola “coraggio” perchè sono quasi 5 anni che portiamo avanti ogni tipo di lavoro agricolo, sociale e politico ben coscienti che potrebbe essere l’ultimo giorno. Fare un ulteriore investimento così grande non può che andare nella direzione che abbiamo deciso di prendere, insieme, fin da quando questa esperienza ha mosso i primi passi.

    Tante piccole gocce….un grande fiume.

    per maggiori info visita il sito: https://mondeggibenecomune.noblogs.org/

    Se possibile fate bonifici inece di paypal che ci sono meno commisiioni.

    Nel caso non raggiungessimo la somma prevista continueremo a fare iniziative.

    Con questo tipo di crowdfounding  riceviamo la somma raccolta anche se non arriviamo all’obiettivo.

  • CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ASSOCIAZIONE CAMPI APERTI – presso il Centro Interculturale Zonarelli (Sala Polivalente)- Via Giovanni Antonio Sacco, 14, Bologna domenica 20 gennaio 2018– 9.30-18.30

    Con la presente è indetta la prossima assemblea generale di Campi Aperti per la Sovranità Alimentare in prima convocazione domenica 20 gennaio 2019 alle 6.00 e in seconda convocazione

    il giorno domenica 20 gennaio 2019 dalle 9.30 alle 18.30

    presso il Centro Interculturale Zonarelli (Sala Polivalente)- Via Giovanni Antonio Sacco, 14, Bologna

    Un paio di appunti prima di riportarvi l’ODG:

    –       Il pranzo: BUFFET CONDIVISO – TUTTI PORTANO QUALCOSA, PAROLA D’ORDINE= ABBONDANZA! (L’ultima volta ci ha nutrito in gran parte il nostro fedele coordinatore, che si è messo a fare un primo last minute per tutti…questa volta non c’è l’accesso alla cucina!)

    –       Puntualità: E’ fondamentale per poter rispettare l’ODG, per cui l’assemblea inizierà IN ORARIO, alle 10.00 in punto con chi c’è. Dalle 9.30 si prevede un momento di accoglienza, dove fare un paio di chiacchiere per chi vuole, prima di cominciare.

    –       Buone pratiche: Portate le schede delle aziende che avete visitato in modo di avere dei dati precisi e risparmiare tempo nelle valutazioni.

    ODG – Assemblea generale CAMPI APERTI – 20 gennaio 2019

    9:30 Accoglienza con caffè, tè e tisane…bisogna portare tutto (tazzine, cucchiaini ecc.)! Condividiamo due chiacchiere e poi – puntualissimamente – passiamo al secondo punto dell’ordine del giorno:

    10.00 Apertura + assegnazione ruoli (verbalista, guardiano del tempo, moderatore)

    10.10 Accordi di base + Brevi annunci informativi, Aggiornamento strategico: Preparazione udienza + prossimi passi in generale

    10.45 Proposta + deliberazione: sottoscrizione della SOSTENIBILITA’ CONDIVISA di MAG6

    11.15 Proposta TAVOLO FORMAZIONE: fusione con l’associazione “Entri nel mondo” + domande

    12.00 Come migliorare la partecipazione dei soci produttori/co-produttori 

    A) Come si può creare una partecipazione alla vita associativa più condivisa fra i produttori (momenti decisionali, gruppi di lavoro, eventi, tavoli, ecc.)?

    B) L’organizzazione strutturale che abbiamo sperimentato quest’anno (tavoli permanenti, gruppi di lavoro, gruppi bioregionali, consiglio dei referenti, ecc.) è sufficiente? Come è andata quest’anno, come si può migliorare?

    C) Come si può meglio realizzare la missione di Campi Aperti di essere un’associazione

    di produttori e co-produttori impegnati attivamente nella vita associativa? (Come si potrebbe promuovere la partecipazione di più co-produttori interessati)?

     – Introduzione + Presentazione metodo di lavoro sperimentale: i 6 cappelli per pensare (15 min)

     – Lavoro di gruppo  (60 min)

    13.15 PAUSA PRANZO: Ognuno porta qualcosa per un buonissimo buffet condiviso!!

    14.15 – PLENARIA (I 6 cappelli continua…) Restituzione lavoro dei gruppi + discussione (proposte cappello blu)

    16.00 Deliberazione – Proposta tavolo formazione

    16.45 Esito visite d’ingresso

    18.00 Rilettura delle decisioni prese

    18.30 Chiusura

  • Storia illustrata di Campi Aperti

    Storia illustrata di Campi Aperti

    15 anni di autogestione alimentare

  • 16 dicembre 2018-assemblea generale

    16 dicembre 2018-assemblea generale

    assemblea generale di Campi Aperti per la Sovranità Alimentare domenica 16 dicembre 2018 presso VAG61 – Via Paolo Fabbri, 110, dalle 9.30 alle 18.30

    9:30 Accoglienza con caffè, tè e tisane…bisogna portare tutto! Condividiamo due chiacchiere, ci tiriamo su e poi – puntualissimamente con tutti – passiamo al secondo punto dell’ordine del giorno:

     

    10.00 Apertura + assegnazione ruoli (verbalista, guardiano del tempo, moderatore)

     

    10.10 Accordi di base + brevi annunci informativi

     

    10.30 Aggiornamento strategico – Appello per la tutela dei mercati

     

    11.15 Regolamento trasformazione (lettura modifiche settembre + ratificazione + come attivarlo) –Giulia Menarbin – facilitazione

     

    12.45 Vademecum visite (aggiornamenti proposti a luglio) + Ripasso: buone pratiche per le visite d’ingresso – Gestito da Marco Turchet, Tavolo Garanzia Partecipata

     

    13.45 PAUSA PRANZO: Ognuno porta qualcosa per un buonissimo buffet condiviso!!

     

    14.45 Mercato in Piazza dei colori (stato delle cose, iniziative, richiesta USB, ecc., problematiche varie) + decisione in merito ai prossimi passi

     

    15.30 Come migliorare la partecipazione dei soci produttori/co-produttori – Giulia Menarbin – facilitazione

     

    A)    Come si può creare una partecipazione alla vita associativa più condivisa fra i produttori (momenti decisionali, gruppi di lavoro, eventi, tavoli, ecc.)?

     

    B)    L’organizzazione strutturale che abbiamo sperimentato quest’anno (tavoli permanenti, gruppi di lavoro, gruppi bioregionali, consiglio dei referenti, ecc) è sufficiente? Come è andata quest’anno, come si può migliorare?

     

    C)  Come si può meglio realizzare la missione di Campi Aperti di essere un’associazione di produttori e co-produttori impegnati attivamente nella vita associativa? (Come si potrebbe promuovere la partecipazione di più co-produttori interessati)?

     

    – Presentazione metodo di lavoro sperimentale: i 6 cappelli per pensare

    – Lavoro di gruppo

    – Restituzione lavoro dei gruppi + discussione

     

     

    18.30 Chiusura

  • ARRIVA LA CAROVANA!

    ARRIVA LA CAROVANA!

    ARRIVA LA CAROVANA!
    Performance di apertura del progetto ALT! Circolare – Arti Libera Tutti

    6 dicembre | h. 17:30
    in Piazza dei Colori, Bologna

    Sta per cominciare il progetto #AltCircolare, segnate il primo appuntamento: una PARATA di artisti di strada, clown, trampolieri, giocolieri e acrobati di Circo Sotto Sopra e un’animazione a cura del Teatrino a due Pollici!

    All’interno del Mercatino di CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare, gli artisti coinvolgeranno famiglie, bambini, giovani… insomma: tutti i piccoli e grandi partecipanti, con performance e numeri strabilianti!

    Inoltre alle 17:00 merenda per i bimbi e alle 18:00 aperitivo per i grandi a cura di #CampiAperti!

    Per tutte le informazioni:
    circosottosopra@gmail.com
    3280178208

  • Convocazione Assemblea Generale – 17 Novembre

    Convocazione Assemblea Generale – 17 Novembre

    sabato 17 novembre 2018

    presso 20 Pietre – Via Marzabotto, 2, Bologna

    dalle 14.00 alle 20.00

    ODG

    14.00: Accoglienza Beviamo un caffè, condividiamo due chiacchiere e poi – puntualissimamente e con tutti – passiamo al secondo punto dell’ordine del giorno

    14.30 Apertura e Assegnazione ruoli – Verbalizzatore, moderatore, guardiano del tempo e della parola

    14.35 Aggiornamenti apertura CAmilla e lo stato dell’arte dell’impegno di Campi Aperti

    14.45 Esito visite d’ingresso

     

    15.15 Aggiornamento/chiarimenti strategia CA – rapporti con il comune e azioni (generale e l’Appello all’amministrazione cittadina per la tutela dei mercati contadini a Bologna)

     

    16.00 PAUSA CAFFE’: Tutto da portare e da condividere!  

     

    16.30 – Proposta patto mutualistico, CA- MAG6, con Luca Iori e Enrico Manzo

    18.30 – Lavoro nei gruppi: discutere della proposta patto per meglio orientare il processo decisionale

     

    19.15 – Plenaria: Momento decisionale – patto mutualistico con MAG6

     

    20.00 – Chiusura

  • Votate il progetto di Campi Aperti  per PIAZZA DEI COLORI a Bologna!

    Votate il progetto di Campi Aperti per PIAZZA DEI COLORI a Bologna!

    L’officina di Piazza dei Colori

    L’obiettivo  del progetto è di enfatizzare il ruolo di Piazza dei Colori come centro di socialità, aggregazione, crescita e incontro per tutti i cittadini e le associazioni del territorio. Si vuole rispondere alla necessità sociale dei diversi gruppi che vivono la zona di organizzare attività e migliorare la vivibilità dell’area. Il progetto prevede in particolare di ristrutturare due locali, che affacciano sulla Piazza, con particolare attenzione agli usi dedicati alle giovani generazioni. Per la piazza si prevede di fornire strutture di copertura mobili, montabili e smontabili per svolgere attività di aggregazione all’aperto, realizzare un bagno pubblico e installare alcune sedute.

    Obiettivi e attività di progetto

    CONTESTO
    La Piazza si trova nel cuore della zona Croce del Biacco, nel Quartiere San Donato – San Vitale. Sulla piazza insistono numerosi locali, un tempo piccoli negozi. Oggi, alcuni di questi spazi sono diventati sedi di associazioni che stanno rivitalizzando la zona o di attività innovative che hanno ottenuto una sede grazie ad iniziative come Incredibol! Rimangono comunque molti i locali attualmente chiusi e inutilizzati. Inoltre, si registra la necessità di creare più punti di aggregazione e socialità nella piazza, che potrebbe essere più vissuta e frequentata dai numerosi abitanti e famiglie della zona, dalle comunità migranti che vivono l’area e dai numerosi adolescenti che frequentano le attività delle associazioni dell’area.

    BENEFICIARI 
    Cittadini, giovani e adolescenti, associazioni del territorio, frequentatori di Piazza dei Colori e delle varie attività organizzate nella zona.

    DESCRIZIONE DEL PROGETTO 
    Piazza dei Colori è un luogo dove viene fortemente sentita la necessità di creare una nuova interazione tra spazi interni ed esterni.
    Per perseguire questo obiettivo, il progetto propone due principali interventi.
    La prima parte del progetto prevede la ristrutturazione di due spazi chiusi, individuati negli immobili ai numeri 7a e 7b, con l’obiettivo di utilizzarli come spazi pubblici per accompagnamento al lavoro e anche come laboratorio artistico e di socialità.
    La seconda parte del progetto, invece, prevede di fornire la piazza con servizi che favoriscano e facilitino l’aggregazione e varie forme di socialità. In particolare, il progetto prevede:

    • la fornitura di una struttura di coperture mobili (tipo gazebo) montabili e smontabili per creare spazi aggregativi a disposizioni di cittadini, comunità e associazioni per rispondere alla necessità sociale dei diversi gruppi che vivono la zona;
    • la realizzazione di una colonnina di acqua e luce utilizzabile per diverse iniziative di aggregazione;
    • la realizzazione, nelle vicinanze di via Mattei di un bagno pubblico per servire le associazioni localizzate nella piazza e facilitare l’organizzazione di attività e la vivibilità dell’area;
    • l’installazione nella piazza di alcune sedute

     

  • NEI CANALI DELLA ‘NDRANGHETA  di Alessia Melchiorre e Antonella Serrecchia

    NEI CANALI DELLA ‘NDRANGHETA di Alessia Melchiorre e Antonella Serrecchia

    L’obiettivo dell’inchiesta è quello di delineare il fenomeno ‘ndranghetista nel territorio dei Paesi Bassi. Già dalle ricerche preliminari, emergono le caratteristiche che rendono questo Paese un ideale punto di approdo per le organizzazioni mafiose: un’economia dinamica, l’assenza di legislazione adeguata e infrastrutture d’eccellenza, tra cui il porto commerciale più grande d’Europa. L’approfondimento condotto tramite ricerche e interviste lascia inoltre affiorare un atteggiamento culturale poco aperto alla comprensione del fenomeno, nonché una scarsa volontà di reale contrasto da parte delle istituzioni.

     

  • 16° Compleanno di Campi Aperti, festeggiamo in Piazzola  Domenica 14 ottobre

    16° Compleanno di Campi Aperti, festeggiamo in Piazzola Domenica 14 ottobre

    Dalle 9.00 alle 20.00 Campi Aperti sarà in piazza VIII Agosto a Bologna per festeggiare il sedicesimo compleanno dell’associazione che gestisce 8 mercati biologici a filiera corta in città.

    Tutto il giorno la piazza sarà animata dal grande mercato contadino coi prodotti biologici del territorio, cibo contadino e cucina coi prodotti locali e biologici dei produttori dell’associazione.

    Alle 11.00 dibattito:

    “MIGRAZIONI, COSA SUCCEDE, COSA CI ASPETTA, COSA POSSIAMO FARE IN CAMPAGNA E IN CITTA’”

    Interventi di

    -Mbaye Diop “Bouba”, attivista del collettivo Contadinazioni, Palermo

    -Drame Madiheri, attivista sindacale Usb nella Piana di Gioia Tauro

    -Peppe Pugliese, associazione SOS Rosarno e cooperativa Mani e Terra

    -Alvise Sbraccia, ricercatore di sociologia, Università di Bologna

    -Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

    -Jora Mato, Presidente AMISS

    Coordina Mimmo Perrotta.

    Alle 15.30 assemblea cittadina:

    “LA PRIMAVERA DELL’AUTOGESTIONE A BOLOGNA… PERCHE’ SI SEMINA IN AUTUNNO”

    Costruire alleanze per uscire insieme dalla crisi, sociale, ecologica ed economica.

    Parliamo insieme

    -dell’apertura di Camilla, Emporio Autogestito

    -della nuova Moneta Sociale

    -del “Laboratorio Spazi”

    -di alleanze per una comunicazione autogestita dal basso

    Alle 18.00 Tartakut:

    Musica dalle tradizioni dei paesi dell’europa sud-orientale, dall’area balcanica a quella slava e dell’ex Impero Ottomano

    Campi Aperti gestisce 8 mercati a filiera corta e biologici a garanzia partecipata in città che coinvolgono circa 140 aziende agricole di piccole e piccolissime dimensioni del territorio e permette di fare una spesa biologica tutto l’anno accessibile, sostenibile e senza sfruttamento.

  • Sulla Sentenza Della Corte Europea Sulle Nuove Tecniche di Modifica Genetica

    Sulla Sentenza Della Corte Europea Sulle Nuove Tecniche di Modifica Genetica

    Di recente la corte europea di giustizia ha emesso una sentenza importantissima che equipara le nuove tecniche di genome editing (oggetto di finanziamento da parte del governo l’anno passato, in barba a tutte le dichiarazioni anti-OGM) alle tecnologie, meno raffinate ma ormai tristemente diffuse, di modifica genetica.

    Qui di seguito, il commento di C.M. Modonesi, socio ISDE, che ringraziamo, pubblicato sulla rivista Sanità del Sole 24 ore sulla importantissima sentenza.

    Sulla salute non si scherza e, a questo fine, i giochi di parole usati per confondere le carte e le idee della gente e far passare come innocue tecniche discutibili che come fine ultimo perseguono il controllo sulla filiera produttiva.

    sentenza europea ogm

    (grazie a MirkoBusto per l’immagine “rubata”)

  • Sottoscriviamo e ripubblichiamo la risposta di una contadina alla senatrice Cattaneo

    Cara senatrice Cattaneo, proviamo brevemente a rispondere al suo articolo “Il biologico? Sì fa bene. Ma solo a chi produce”, che nei giorni scorsi ha suscitato diverse polemiche. È scritto con grande astuzia e ad una prima lettura suscita disdegno e disapprovazione, soprattutto per le parole rivolte agli agricoltori biologici e al consumo critico. Ma la sua astuzia è stata proprio in questo attacco frontale al mondo del biologico, che ha catalizzato l’attenzione del lettore spostandola dal vero tema che troviamo solo in conclusione. Sì perché, parliamoci chiaro, questo non è il primo degli articoli scritti per mano di ricercatori o scienziati che hanno come vero obiettivo quello di promuovere le nuove biotecnologie e di legittimare gli ingenti finanziamenti pubblici destinati proprio alla ricerca sulle nuove tecniche di breeding, in particolare il genome editing e la cisgenesi. La scorsa estate il governo italiano ha infatti approvato e finanziato il progetto “Biotecnologie sostenibili per l’agricoltura italiana” con 8 milioni di euro, ma questo Senatrice, lo sa meglio di noi! Le sue posizioni, fortemente ideologiche, sul biologico e la sottile accusa di conservatorismo verso coloro che rifiutano l’agrochimica non sono altro che la costruzione di una narrazione tossica, che ha l’obiettivo di promuovere culturalmente le ultime acquisizioni dell’ingegneria genetica. È proprio di questo che ci parla nell’articolo quando afferma “ora possiamo cambiare poche lettere nel DNA e rendere la pianta resistente a parassiti riducendo irrorazioni di antiparassitari ed erbicidi”, semplificando all’estremo delle tecniche di manipolazione genetica, come se fossero “lavoretti di taglia e cuci”, ci vuole far credere che l’uomo può plasmare la natura a suo piacimento senza alcuna controindicazione. E lo fa sostenendo, in maniera fideistica più che critica e scientifica, che questa sia l’unica linea di ricerca possibile, la sola strada percorribile. Cara senatrice le nuove biotecnologie non sono altro che la prosecuzione sotto mentite spoglie della Rivoluzione Verde (che lei infatti non perde occasione di difendere) e dell’agricoltura industriale che ha contribuito alla crisi ecologica e climatica che oggi viviamo, alla quale i produttori, non solo biologici, e i consumatori critici cercano di porre rimedio. Con il sostegno della ricerca potrebbero farlo molto meglio e più efficacemente. Ma la strada imboccata, purtroppo, è un’altra.

  • Auto-Autorizzazione per il Mercato in Bolognetti

    Auto-Autorizzazione per il Mercato in Bolognetti

    Dopo oltre sei mesi di inutili trattative col Comune che, o non risponde, o risponde a casaccio, abbiamo deciso di restituire il potere a chi, il potere, a norma della costituzione, lo detiene: i cittadini. Così, dai prossimi giorni, presso i nostri mercati, potrete trovare i moduli per apporre la firma sulla auto-autorizzazione che dà il via al mercato di vicolo Bolognetti. Venite numerosi ad esercitare il vostro diritto-dovere di decidere! Quelli che avete delegato, proprio non riescono a farlo…

    Qui sotto, il testo della DDB (Delibera Dal Basso) che verrà sottoposta alla vostra legittimazione. Ci vediamo presto.

    p.s.: non è che l’inizio…

    Bologna, addì 28/05/2018

    Oggetto: auto-autorizzazione all’associazione campiAperti a rispettare la terra, la dignità del lavoro contadino, la qualità del cibo e dell’ambiente e a sostenere la socialità e le relazioni basate sul rispetto reciproco attraverso l’avvio del mercato biologico contadino in vicolo Bolognetti 2.

    Le cittadine e i cittadini

    Premesso:

    – che in uno spazio reso disponibile alla città dal collettivo Labas, denominato ex Caserma Masini, in via Orfeo, nell’ambito di relazioni con i cittadini era attivo un pubblico mercato contadino gestito da CampiAperti : un’associazione di produttori e cittadini che sostiene l’agricoltura biologica contadina e il diritto delle comunità a decidere in merito alla produzione del proprio cibo, all’alimentazione e alla gestione dei territori con un percorso verso la sovranità alimentare passa attraverso la creazione di una relazione diretta tra chi produce e chi consuma, mediante l’organizzazione di mercati autogestiti e vede nell’autogestione il punto di partenza per la costruzione di sistemi produttivi che possano costituire un’alternativa a un sistema economico insostenibile,

    -che CampiApertifavorirsce l’agricoltura di prossimità, sostiene una produzione rigorosamente biologica/biodinamica e locale, legata alla territorialità, alla stagionalità del prodotto e controllata attraverso un sistema di garanzia partecipata.  Un modello produttivo ed economico che, tutelando la salute, la qualità dell’ambiente e la dignità del lavoro  e, attraverso un’economia di relazione, basata sulla solidarietà concreta tra consumatori e produttori, nonché sulla filiera corta, che contiene i prezzi e stimola la produzione di alimenti di qualità, si oppone al – socialmente ed ambientalmente – devastante modello neo-liberista;

    -che tale spazio attraversato dai cittadini, residenti e non, è stato sgomberato nell’agosto 2017 senza offrire a tutte le esperienze che lo hanno attraversato una alternativa e che diverse iniziative sono state fatte nel periodo immediatamente successivo, compresa una raccolta di oltre 2000 firme a sostegno della richiesta di ri-apertura in tempi brevi del mercato di Campi Aperti.

    -che il Comune di Bologna ha emesso un pubblico avviso in data 26/10/2017 per la gestione sperimentale degli spazi di vicolo Bolognetti 2 ,

    – che in data 10/11/2017 l’ass.ne campiAperti ha inviato all’ass.ne Nata per sciogliersi una lettera di intenti sul progetto inerente l’avviso pubblico in cui si dichiarava l’adesione dell’Associazione in qualità di Partner al progetto presentato dall’Associazione NPS condividendo le finalità dell’iniziativa proponendo, all’interno del progetto in via di presentazione, l’organizzazione e gestione di un mercato settimanale di produttori agricoli, biologico e a km0 in continuità con l’importante iniziativa presente nell’ex caserma Masini,

    -che il bando pubblico è stato aggiudicato dal progetto “Back to Làbas” proposto dall’associazione Nata per Sciogliersi nell’ambito della realizzazione del percorso del “Laboratorio cittadino di immaginazione civica dedicato al tema degli spazi”,

    -che il progetto “Back to Làbas” è stato approvato dal Comune come uno “strumento di transizione e continuità delle attività sociali e mutualistiche innovative che il gruppo informale denominato Làbas ha svolto dal 2012 al 2017 presso l’ex caserma Masini di via Orfeo 46”,

    -che il medesimo testo indica che del progetto fanno parte: un mercato biologico settimanale a km0, attività educative, scuola di italiano per stranieri, orientamento e assistenza gratuita per migranti, co working e formazione su temi alimentari, corsi di falegnameria, corsi di documentario, attività di vicinato e altre attività a cura delle singole associazioni partner del progetto,

    -che, a seguito ell’esito del bando di evidenza pubblica, l’ass.ne NpS è entrata nell’area per svolgere le attività previste nel bando,

    Tutto ciò premesso,

    Considerato :

    • che nel febbraio 2018 campiAperti ha avviato contatti diretti con l’Amministrazione Comunale al fine di pervenire alla realizzazione di quanto previsto dal progetto approvato, chiedendo, ai fini della realizzazione del mercato contadino, in data 17 febbraio, nel corso di un incontro con rappresentanti del Comune e di NPS:

      1- l’accesso per carico/scarico alla piazza interna al quadriportico,
      2- i parcheggi per i mezzi,
      3-un rapporto diretto tra campi aperti e il comune nella gestione del mercato,

      chiarendo, per quanto riguarda la prima questione, che CampiAperti non ha alcuna intenzione di prendersi la responsabilità della violazione del vincolo posto dalla sovraintendenza sull’accesso al piazzale per i veicoli a motore,

    • che in tale sede veniva risposto che l’amministrazione si sarebbe informata nel merito del vincolo per poter studiare una formula scritta per l’autorizzazione dell’ingresso dei mezzi a motore nella piazza interna al quadriportico e che la risposta sarebbe arrivata tra lunedì e martedì seguenti (19 o 20 febbraio),

    • che per quanto riguarda i parcheggi il comune si era attivato per trovare 12/15 posteggi tra i parcheggi dell’università però dicendo che non sarebbero stati localizzati tutti alla clinica odontoiatrica, alla quale si accede da vicolo Bolognetti, ma tra i parcheggi in disponibilità dell’università nella zona circostante e che la risposta dell’università avrebbe dovuto arrivare entro 10gg (27 febbraio), visto che il consiglio era fissato per il seguente lunedì,

    • che in tale sede è intervenuto anche l’assessore, Lepore comunicando che il comune era disponibile ad istituire un canale diretto con CampiAperti e che CampiAperti la titolarità per fare mercato l’aveva dal momento che aveva vinto il bando per l’assegnazione del posto, quindi l’ampliamento del patto di collaborazione in vigore tra CampiAperti e Comune era una scelta percorribile ma che avrebbe avuto comunque dei tempi di realizzazione, quindi per iniziare subito con il mercato è stato consigliato a CampiAperti di sfruttare l’autorizzazione di 120gg fatta, in accordo con il quartiere, a labas per l’utilizzo di vicolo bolognetti.

    • che, permanendo le lacune sui punti relativi alla logistica, dopo ripetute richieste da parte dell’associazione CampiAperti, un nuovo incontro è stato fissato con i tecnici del comune, solo in data 4 aprile,

    • che in tale sede il funzionario del Comune ha informato CampiAperti che la Sovraintendenza si sarebbe dovuta pronunciare sull’autorizzazione al mercato “a brevissimo”, specificando, nel contempo, che non era noto, né per quanti banchi era stata richiesta tale autorizzazione, né per quanti banchi sarebbe stata rilasciata, né se avrebbero approvato il carico/scarico all’interno del cortile del quadriportico di vicolo Bolognetti, come richiesto dal comune,

    • che la domanda di autorizzazione in questione – per ammissione del funzionario comunale – è stata inviata in sovrintendenza senza averla mostrata ai diretti interessati (CampiAperti), nemmeno a posteriori e nonostante ne sia stata fatta richiesta, insistentemente, nel corso della suddetta riunione del 4 aprile,

    • che, sempre nel corso della riunione del 4/4, si affermava che per i parcheggi dei mezzi dei produttori, era stata individuata una soluzione, riservando una quindicina di stalli presso il parcheggio della ex-STAVECO , ma che l’amministrazione stava trattando con l’università per dei parcheggi in via Ranzani,

    • che, ancora in quella sede – in evidente contraddizione con quanto sostenuto a febbraio dall’assessore di riferimento – veniva messa in discussione la richiesta di CampiAperti di formalizzare, per la gestione del mercato, un rapporto diretto con il Comune, in quanto essendo stato vinto il bando da NPS, venivano individuati in quella organizzazione gli interlocutori dell’amministrazione,

    • che dopo una settimana dalla riunione è stata inviata, con una mail indirizzata sia ai tecnici che agli amministratori coinvolti, una prima sollecitazione, rinnovando la richiesta di un riscontro in merito alle tre questioni fondamentali che da Campi Aperti erano state sollevate durante l’incontro del febbraio e di nuovo nell’incontro del 4 aprile, per le quali non era ancora stata data nessuna risposta formale,

    • che, a distanza di una settimana dal primo sollecito, ne è stato inviato un secondo di pari contenuto, sempre via mail, stante la mancata risposta dell’amministrazione,

    • che a distanza di una ulteriore settimana, è stata inviata una terza ed ultima sollecitazione, facendo presente che CampiAperti, di lì a qualche giorno, si sarebbe riunita in assemblea per decidere in merito alla fattibilità di un mercato nel quadriportico di vicolo Bolognetti,

    • che anche a questo sollecito non è stato fornito riscontro se non tardivo e contraddittorio con una mail spedita dal funzionario in data 8/5, ad assemblea svolta,

    • che in data 11 maggio 2018, pertanto, CampiAperti ha scritto nuovamente all’assessore Lepore per comunicare l’urgente necessità di chiarimenti e l’estremo disagio e profonda delusione nell’aver ricevuto fuori tempo massimo questa risposta, oltretutto vaga, confusa e insufficiente, poiché da febbraio, ormai, erano in attesa, per poter avviare il mercato , di fare chiarezza sui punti rispetto ai quali i tecnici hanno fornito risposte evasive quando non contraddittorie,

    Tutto ciò premesso e considerato,

    Preso atto dell’impegno mostrato dall’associazione CampiAperti e dai suoi componenti nel porre all’attenzione dell’amministrazione comunale tutta la disponibilità necessaria per pervenire allo scopo, previsto dal progetto vincitore del bando, di realizzare il mercato contadino, come intento riconosciuto da disposizione del Comune,

    Valutato che i tempi di risposta a tale percorso abbiano superato ogni possibile forma di concessione e o autorizzazione, a fronte della trasparenza dimostrata da CampiAperti , e pertanto altro non possa essere fatto che considerare questo percorso come assertivo e quindi riconoscere la necessità che il mercato abbia avvio,

    visto:

    -la Costituzione della Repubblica Italiana , art. da 1 a 5 e segg..,

    -la Dichiarazione universale dei diritti della madre terra,

    -la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo,

    -lo Statuto di CampiAperti,

    -lo Statuto del Comune di Bologna ,

    -il dizionario per l’abolizione del condizionale usato come forma per procrastinare,

    DISPONE

    -che l’associazione CampiAperti avvii al più presto un mercato contadino nello spazio di vicolo Bolognetti 2, assegnato con bando pubblico all’associazione Nata per Sciogliersi, in attuazione, non più rinviabile, del progetto approvato in sede di bando, nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

    • mettere a disposizione produzioni biologiche e locali, legata alla territorialità, alla stagionalità del prodotto e controllate attraverso un sistema di garanzia partecipata,

    • favorire l’agricoltura di prossimità, di una filiera corta, basata sulla vendita diretta da parte del produttore, contenendo i prezzi e stimolando la produzione di alimenti di qualità,

    • far trovare nei mercati il frutto di un’agricoltura sostenibile e dietro i banchi i volti di chi produce nel rispetto della terra ,

    • rendere consapevolezza il fatto che solo con un’agricoltura contadina non industriale è possibile ottenere la massima valorizzazione del lavoro umano e un reddito dignitoso per i produttori,

    • favorire la socialità e l’acquisizione del valore del bene comune, come elemento per fornire elenti di conoscenza e consapevolezza sugli squilibri del sistema economico neoliberista,

    • favorire la compartecipazione dei co-produttori ad un progetto di nuova economia che riduca lo spreco alimentare strutturale, insito nel modello agroindustriale, responsabile di buona parte delle emissioni dei gas di serra che stanno condannando il pianeta alla invivibilità da parte dell’uomo,

    • opporsi, proponendo alternative praticabili e positive, al proliferare dei supermercati e dei centri commerciali che, spersonalizzando l’economia, generano catene di sfruttamento del lavoro e dei lavoratori, schiacciano i produttori imponendo prezzi e standard di produzione, causano aumento dell’inquinamento a scala locale e globale, sottraggono libertà di scelta anche ai consumatori

    FIRMATO

    Noi sottoscritti, donne e uomini.

    Di Bologna, ma non solo.

  • Ripartono i lavori di mutuo soccorso per le aziende colpite da calmità naturali

    Ripartono i lavori di mutuo soccorso per le aziende colpite da calmità naturali

     

     

    Prossimi Lavori:

    26 e 27 Maggio presso l’azienda agricola Le Cascate

    Rocca Corneta Lizzano loc. Roncore

    maggiori info al 366 178 9797 Michele

    – A partire da domani 20 Maggio si raccolgono adesioni per lavori volontari presso le aziende agricole, chi volesse sostenere il recupero in prima persona può scrivere o chiamare i contatti riportati qui sotto.

    – I lavori saranno calendarizzati e comunicati di volta in volta in accordo con le esigenze delle stesse aziende.

    – Campi Aperti accetta contributi per la creazione di un fondo di “mutuo soccorso” dove il suo impiego verrà deciso di volta in volta in maniera collettiva.

    Purtroppo teniamo a ribadire che quanto successo alle aziende colpite dalle conseguenze del meteo nefasto non è una disgrazia isolata, ma bensì il preludio di cosa ci aspetterà come conseguenza dei cambiamenti climatici. Pertanto lo scopo di istituire una cassa di mutuo soccorso “disastri ambientali” dovrà sopperire ai possibili danni nei tempi futuri.

    Ringraziamo di cuore tutt@ le persone, associazioni, collettivi, spazi sociali, che fin da subito hanno dimostrato con grande cuore la loro vicinanza su quanto accaduto.

    Per tutto questo GRAZIE!!!

     

    Per donazioni alla cassa di mutuo soccorso disastri ambientali:

    IBAN IT71H0501802400000000182214 – CAMPI APERTI PER LA SOVRANITA’ ALIMENTARE

    info@campiaperti.org 347.4083255

  • Richiesta di scarcerazione per il machi Celestino all’ambasciata Cilena di Roma

    Richiesta di scarcerazione per il machi Celestino all’ambasciata Cilena di Roma

    Roma.
    Rappresentanti di organizzazioni italiane ed europee solidali con la lotta del popolo mapuche, si sono fatte voce del diritto del machi Celestino Cordova di tornare al suo rewe per 48 ore!
    Consegnando la lettera / richiesta e firme presso l’ambasciata del Cile a ROMA IL GIORNO DI IERI 3 MAGGIO. 2018.
    Pubblicazione in spagnolo della petizione e firme:
    http://ecomapuche.com/index.php/2018/03/30/carta-a-autoridades-chilenas-machi-celestino-cordova-a-su-rewe-por-48-horas/

    Continueremo a denunciare e a raccogliere firme finche ‘il machi non tornera’ al suo rewe!
    Marrichiweu!

    Roma.
    Rappresentanti di organizzazioni italiane ed europee solidali con la lotta del Popolo Mapuche, si sono fatti voce del diritto del
    MACHI CELESTINO CÓRDOVA DI RITORNARE AL SUO REWE PER 48 ORE!
    Hanno consegnato la lettera/petizione e firme all’ambasciata del Cile a Roma:

    Publicazione in italiano della petizione e firme:
    http://ecomapuche.com/index.php/2018/03/31/alle-autorita-cilene-machi-celestino-cordova-al-suo-rewe-per-48-ore/
    Continueemo a denunciare e a raccogliere firme finché il machi Celestino torni al suo Rewe!
    Marrichiweu!

  • Solidarietà al Popolo Mapuce a al Machi Celestino Cordova

    Solidarietà al Popolo Mapuce a al Machi Celestino Cordova

    Celestino Cordoba è uno sciamano, autorità ancestrale del popolo mapuche, in carcere a Temuco, Cile, e chiede di poter tornare per 48 ore nella propria comunità per compiere una cerimonia religiosa imprescindibile per la propria salute fisica e spirituale.
    Il diritto internazionale (“Convenzione 169” della ILO, “Dichiarazione universale dei popoli indigeni”) e le norme nazionali del regime penitenziario cileno prevedono un’applicazione interculturale del diritto al culto e alla salute che permetterebbero la concessione di questo beneficio. Ma il governo cileno si rifiuta categoricamente.Celestino si trova in carcere accusato e condannato per l’omicidio di una coppia di agricoltori di origine svizzera, la famiglia Luksinger Makay, coloni giunti nel paese nel 1800 e che negli anni hanno costruito una fortuna facendo incetta di terre mapuche con vari mezzi.
    Nessuna prova dimostra la sua partecipazione in un fatto che ha diverse zone d’ombra e anzi perizie che smontano le tesi del PM non sono state prese in considerazione del tribunale.
    Indagato ricorrendo alla legislazione antiterrorismo promulgata da Pinochet, che lo stato cileno utilizza compulsivamente contro personalità mapuche e più volte stigmatizzata come discriminatoria e illegale dalle Nazioni Unite, è stato condannato utilizzando le deposizioni di testimoni a volto protetto, altra distorsione del diritto che vulnera le capacità di azione della difesa e il diritto a un giusto processo.Nella cosmovisione Mapuche il Rewe è il centro delle energie spirituali di un territorio che il machi convoca e con cui ha una forma di comunicazione durante la trance. È un segmento di tronco alto circa due metri. Al Rewe si fanno offerte e attorno ad esso si celebrano le cerimonie. Per questo è considerato analogamente all’altare della religione cristiana, unito al tabernacolo.
    Sul Rewe, che è a scalini, il machi sale e balla durante la trance, simulando la salita al cielo.
 Periodicamente gli spiriti esigono che venga rinnovato, così come il kultrun, il tamburo rituale. Sono gli strumenti di connessione con le entità della natura che, se viene a meno, porta alla morte spirituale e di conseguenza alla malattia o addirittura alla morte fisica del machi.

    Fino a quando il governo Cileno non rispetterà la convenzione 169” della ILO, “Dichiarazione universale dei popoli indigeni” e permetterà la scarcerazione di 48H per il Machi Celestino chiediamo di promuovere azioni diffuse di solidarietà in tutti i territori.

    Questa lotta appartiene a tutti noi!

     

     

  • MANIFESTAZIONE a FIRENZE 28/4/2018

    MANIFESTAZIONE a FIRENZE 28/4/2018

    Il movimento Genuino Clandestino, per difendere Mondeggi a l'autodeterminazione 
    dei territori, organizza una manifestazione a Firenze sabato 28 aprile. Da 
    Bologna si organizzano dei pullman. INVITIAMO TUTTI E TUTTE A PARTECIPARE  
    prenotando al 3343237051 (Comitato Esa). Partenza sabato pomeriggio, rientro 
    sabato sera.