Campi Aperti condanna senza se e senza ma l’atto intimidatorio ai danni della drogheria 57 di via Pietralata.

Piena solidarietà per Rita incredibile donna che ha sempre sostenuto la nostra comunità, anche grazie al suo lavoro e al suo inesauribile impegno sociale e politico.

Fonte: https://www.zic.it/sfregiata-la-drogheria-53-al-pratello/

Nottetempo un individuo, con una svastica tatuata sul petto, ha compiuto un atto vandalico contro la bottega della Rita, imbrattando anche il cartello “chiuso per lutto” che era affisso sulla serranda. “La vivo come una minaccia”, dice Rita, “è giunto il tempo di far sentire che c’è una sensibilità e una presenza antifascista sul territorio”.

Il Pratello è sicuramente uno dei quartieri più antifascisti di Bologna, la Rita e il suo negozio di vicinato, la “Drogheria 53” di via Pietralata, è da anni un punto di riferimento per la festa popolare del 25 aprile. I ragazzi del Pratello hanno realizzato anche una maglietta con la scritta “Brigata Rita”, elogiando e riconoscendo il suo impegno sociale contro il razzismo, il fascismo e ogni forma di discriminazione, apprezzando le sue battaglie ambientali condotte in città e in quartiere.

La “Drogheria 53” in questi giorni è chiusa, Rita è stata colpita da un grave lutto familiare, sulla serranda era affisso un cartello di “chiuso per lutto”.

Due notti fa, verso l’una e trenta, un individuo sui venticinque / trent’anni, con tatuata una svastica sul petto (tenuta ben in vista), ha tentato di deturpare, con una bomboletta di vernice nera, la serranda del negozio, tra l’altro imbrattando a sfregio il cartello “chiuso per lutto”.

La serranda della bottega è decorata da un graffito che simboleggia il sostegno a Xm24, una esperienza di autogestione dal basso che Rita ha sostenuto e frequentato. L’atto vandalico era rivolto soprattutto a questo disegno decorativo.

Il gestore della vicina birreria, vedendo la scena, si è rivolto al “verniciatore fascista” chiedendo cosa stesse facendo e ricevendo, come risposta dal nazi, uno spruzzo di spray nero molto irritante.

A quel punto, l’esercente ha chiamato le forze dell’ordine. Il ragazzotto ha cercato prima di scappare con la bicicletta con cui era sopraggiunto, ma placcato e immobilizzato dal birraio, ha pensato bene di chiamare il 118 dichiarando di essere stato ferito. Quando sono arrivati i carabinieri il tipo ha fatto il carino con loro.

Alcuni writers presenti in birreria hanno detto che il fascistello non c’entra niente con il loro mondo. Altre due persone, spettatrici dell’episodio, hanno testimoniato che l’individuo responsabile dei danni alla serranda si filmava con un telefonino e che, per l’atteggiamento, per l’uso impacciato della bomboletta, per l’importanza che dava al “documentare” il gesto che stava compiendo non sembrava un “tipico” writer, ma era venuto lì apposta (tra l’altro in bicicletta) per compiere quella bravata.

I carabinieri hanno verificato le testimonianze e hanno identificato l’autore della bravata e il birraio.

Sull’episodio abbiamo voluto sentire la Rita che, naturalmente, non l’ha presa bene: “Spero che le budella gli si attorciglino attorno alla gola… Quel vigliacco ha sfregiato anche il cartello ‘chiuso per lutto’… E’ una forma ignobile di disprezzo nei confronti della mia persona e della mia famiglia… Sono preoccupata e vivo questo atto come una minaccia esplicita. Altre volte sono stata oggetto di danni addebitabili a ‘mani fasciste’ e non ho mai utilizzato tribunali per rispondere. Questa volta ho deciso di fare denuncia per non lasciare che anche questa cosa vada in cavalleria… E vi assicuro che non mi fa piacere… I carabinieri hanno identificato il fascista, il mio vicino ha fatto denuncia per aggressione, io mi appresto a farla per atti vandalici e danni aggravati. Voglio fare la querela perché è un po’ di tempo che gruppetti di giovani nazistoidi girano sfregiando simboli, aggredendo negozianti stranieri, sentendosi troppo a ‘loro agio’… Vorrei che il mio esposto non fosse raccolto solo come scontro tra ‘opposte fazioni’, credo che, anche con piccoli atti individuali, sia giunto il tempo di far sentire che c’è una sensibilità e una presenza antifascista sul territorio. Non è vero che tutte le vacche sono bigie, c’è chi prende parte e dalla ‘nostra parte’ c’è bisogno di renderlo palese”.

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