PROGETTO PROBER CAMPIAPERTI

Michele spiega la situazione attuale della maggior parte delle aziende agricole di CampiAperti: ogni azienda si rivolge ad alcuni vivai (a volte bio a volte misti). Le piantine che i vivai vendono sono ogni anno nuove (“migliori”) e ibride. Questo rende difficile riavere delle piantine con cui ci si era trovati bene l'anno precedente. Le sementi usate dai vivai la maggior parte delle volte poi sono di multinazionali.

La proposta di PROBER a Campiaperti è la selezione partecipata di sementi in collaborazione con ARCOIRIS.

Arcoiris, quale azienda produttrice di sementi, ha già scritto un questionario per le aziende di CampiAperti, questionario che a breve Michele manderà in lista e io darò a mano a chi non legge la mail.

Arcoiris dispone di personale qualificato che può assegnare sementi diverse alle diverse aziende in base alle necessità e così aiuterebbe ad organizzare il lavoro di selezione che CampiAperti vorrebbe fare. Come dice Romano, infatti, il progetto delle sementi per CampiAperti dovrebbe esistere indipendentemente da prober.

La parte ancora mancante per l'avvio del progetto sono i vivai con cui collaborare. Prober sta infatti cercando di costruire una rete tra i produttori e i vivaisti, parte organizzativa mancante per la distribuzione delle sementi e delle piantine.

Ad ogni azienda questo progetto dà diverse possibilità di collaborazione. Ad esempio sementi che aziende agricole già possiedono possono essere utilizzate per alcune sperimentazioni.

Alcune aziende agricole potrebbero usare parte della propria terra per produrre piantine con quei semi (una volta selezionati) da vendere poi ad arcoiris.

Questo però solo nel caso in cui le aziende siano certificate biologiche.

Per Carlo questo progetto è molto importante perchè costituisce una virata rispetto agli IBRIDI, per tornare a fare la selezione delle sementi nella propria azienda agricola. E' molto importante che CampiAperti dia dei suggerimenti per l'organizzazione di questo progetto, individuando delle priorità.

Gli ibridi sono stati introdotti nel mercato per varie caratteristiche, tra cui la contemporaneità di maturazione che garantiscono, cosa che alle piccole aziende agricole interessa relativamente.

A questo punto ci sono stati vari interventi in cui ciascuno esprimeva le proprie priorità.

Per Carlo sarebbe interessante lavorare sui pomodori da conserva, il cui seme è ibrido, tipicamente industriale. Quello che dà habitat è selezionato per grande irrigazione e concimazione.

Melanzane: problema della senescenza

Peperoni: problema della maturazione precoce e della scottatura.

Per le autunnali invece il problema è la resistenza al freddo.

Per Emilio l'importante è la rusticità di base di tutte le sementi, cioè che non siano pensate per essere più efficienti con alta irrigazione e concimazione, altrimenti le piccole aziende agricole già sono svantaggiate nella loro scarsezza di risorse (di acqua spesso).

Per Michele sarebbe interessante lavorare su un seme di zucchino bolognese non ibrido resistente all'oidio.

Per Alessandro sarebbe importante lavorare per aumentare il patrimonio genetico dei semi di CampiAperti, e per recuperare vecchie sementi.

Così anche dice Stefania e Corrado.

Michele dice che per i contadini della Valsamiggia è difficile perchè quella non è mai stata una zona di ortofrutta, quindi non ci sono sementi autoctone. Al contrario ad esempio dei napoletani e dei romani che hanno ancora i semi dei nonni.

Il problema poi, come dice Corrado, anche se attingessimo a varie banche di semi, come la rete di semi rurali, è come orientarsi. Se non conosciamo quelle sementi, come facciamo a sapere quale sarebbe più adatta alla nostra situazione? Per questo l'assistenza di arcoiris potrebbe essere importante per iniziare il lavoro.

Germana vorrebbe sperimentare tipi di ortaggi invernali del centro europa. Le rape, ad esempio, al nord ne hanno moltissimi tipi e le conoscono bene. Questo permetterebbe di avere ortaggi invernali più differenziati (non solo cavoli). Anche altri ortaggi da foglia o spinaci resistenti al freddo.

Alberto Montanari dice che la difficoltà è quella di far riprodurre le sementi. Si chiede perchè dovremmo affidarci ad arcoiris

Corrado chiede se con prober sarebbe possibile organizzare un percorso di formazione per vivaisti.

Carlo propone di organizzare una serie di corsi su come seminare le piantine. Quale terriccio usare? A che ora farlo?

Alda dice che le piacerebbe fare ricerca anche sui legumi. Ad esempio il borlotto a pieno campo, che così sarebbe più facile da trebbiare

Elenco delle aziende che hanno data la disponibilità a collaborare:

Il granello

Cà Battistini

Sole Sereno

Dulcamara

Paola Tontini

Fattoria Margherita

Angirelle

Giuseppe Begatti

Un animale per amico

La Sega

Roberto Risi

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