Verso Genuino clandestino 16-17-18 maggio a Roma – riflessione di Giovanni (Toscana)

La compatibilità del contadino oggi: vecchie e nuove resistenze

Più volte nella storia di tutti i tempi e a tutte le latitudini la” legge del più forte ” ha privato gli uomini e le comunità locali del diritto di autodeterminarsi nel loro fabbisogno alimentare allo scopo di ottenere profitti e potere .

Attraverso vari sistemi ,dai più violenti e brutali ai più sofisticati e ingannevoli la terra e il suo possesso sono stati sottratti a chi ne treva cibo a vantaggio di chi ne traeva proifitti.

LA PAROLA D’ORDINE E’ DECONTADINIZZARE IL TERRITORIO .

Molti sono stati i modi che hanno portato alla cancellazione della figura del contadino .

E’ stata, ed è ancora a certe latitudini , usata la forza e la violenza , si è usata l’arma dell’inganno e

del ricatto ed infine ,ultimo e più sofisticato, si è fatto in modo di creare una cultura per la quale lasciare la terra significava “progredire” , “emanciparsi” passare da una condizione simile a quella degli animali per andare verso il “progresso” e il “benessere”.

E’ vantaggioso trasformare i contadini in braccianti o meglio ancora migranti che possono aspirare a diventare cittadini/consumatori, sempre più concentrati in grandi agglomerati urbani con l’ unica possibilità di sopravvivenza rappresentata dall’ottenimento di un compenso per la vendita della propria forza lavoro , ammesso che ci sia chi è disposto a comprarla .

In un contesto come il nostro di oggi essere contadino, praticare un’agricoltura di sussistenza, volta all’ottenimento del cibo per noi stessi e per la propria comunità , vivere di una economia di piccola scala dove il principale reddito consiste nelle relazioni e nello scambio in un clima di solidarietà e di condivisione è un atto rivoluzionario , di “resistenza” .

  • Quali sono nella nostra realtà economica le forme più efficaci e fantasiose per creare sistemi autonomi dove mettere in pratica il vivere contadino in resistenza?

  • Come meglio creare alleanze e coinvolgere coloro che nelle nostre città cominciano a sentire la pesantezza di essere “consumatori” e quindi “polli di allevamento” nella consapevolezza di appartenere ad un sistema immorale e privo di rispetto per l’uomo,gli animali e la terra , con contraddizioni e ingiustizie sociali sempre più evidenti ?

  • Come difendersi da un sistema che nel tentativo di riciclare se stesso e la propria immagine ruba contenuti e risorse umane a chi lo contesta e tenta di cambiarlo ?

  • Come individuare chi veramente aspira ad un cambiamento sincero da chi pratica una più o meno organizzata “gestione del dissenso” allo scopo di neutralizzarlo e di svuotarlo di significato,possibilmente guadagnandoci sopra ?

criOpinionibio,genuino clandestinoVerso Genuino clandestino 16-17-18 maggio a Roma - riflessione di Giovanni (Toscana) La compatibilità del contadino oggi: vecchie e nuove resistenze Più volte nella storia di tutti i tempi e a tutte le latitudini la' legge del più forte ' ha privato gli uomini e le comunità locali del diritto di...Agricoltura biologica e mercati contadini per l'autogestione alimentare