La Parola ai Coproduttori – Il Questionario di CampiAperti
Questo breve questionario è nato con l’obiettivo di conoscere meglio la tua opinione sui mercati di CampiAperti, perché l’opinione dei “coproduttori” è fondamentale per la nostra associazione. Vogliamo far crescere i mercati di Bologna con te e renderli migliori e per questo ti chiediamo di compilare il questionario. Il questionario è anonimo e verranno pubblicati risultati in forma aggregata perché tu ti senta libero/a di esprimere pienamente la tua opinione.
Se conosci persone che frequentano il mercato chiedi loro di compilare il questionario.
Grazie per la tua partecipazione!!!!
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https://www.campiaperti.org/2014/05/05/questionario-di-campiaperti/Progetti e ricerchebologna,mercati,mercatoQuesto breve questionario è nato con l'obiettivo di conoscere meglio la tua opinione sui mercati di CampiAperti, perché l'opinione dei 'coproduttori' è fondamentale per la nostra associazione. Vogliamo far crescere i mercati di Bologna con te e renderli migliori e per questo ti chiediamo di compilare il questionario. Il...cricri ignifugo@insicuri.netAdministratorCampiAperti
Ho appena compilato il questionario proposto da campi aperti e mi son reso conto che alcuni aspetti del mio pensiero, per ovvie ragioni di sintesi, non potevano essere concentrate in una serie di risposte chiuse.
Allora integro: se campi aperti smettesse di fare politica ( come sembra suggerito da alcune domande del questionario) diverrebbe un mercato come gli altri, perdendo da parte mia, almeno, l’appoggio che mi spinge a sostenere produttori e iniziative.
Le critiche a slow food, Eataly , fico e mercato di mezzo non credo diano fastidio ai co produttori. Anzi! sono state fondamentali per potersi fare un idea precisa delle questioni in campo e anche per poter sviluppare un pensiero critico più completo. Ringrazio chi, dentro campi aperti e non solo, ha fatto conoscere all’esterno gli aspetti ambigui che riguardano il mercato della terra e fico ( anch’io ero uno del frequentatori del mercato della terra che credeva fosse bio e che ci fosse vendita diretta. E credo sia stato giusto sollevare il problema dato che questa convinzione veniva anche dalla presenza a quel mercato di produttori di Campi Aperti)
Forse sono alcuni produttori a vivere male le critiche a slow food partecipando al mercato della terra ma si tratta semmai di un conflitto di interessi che se affrontato serenamente e con trasparenza potrebbe influenzare positivamente gli altri soggetti(slow food) “contaminandoli” e portandoli sul terreni biologici.
Ma è necessario che continuate su questa strada, con la stessa coerenza e determinazione.
un saluto,
Wlado